Automobile Club Bari: un secolo di storia, di automobilismo, di passione

Sportivi, mondani, in una parola: gentlemen. Erano i membri dell’élite della società pugliese che quasi un secolo fa, l’11 febbraio del 1925, sono divenuti padrini e fondatori dell’Automobile Club Bari. Circa cinquanta soci dell’antico e glorioso circolo barese, trasformato per volontà del Regime in Circolo della Stampa. Tra questi, il nobile Luigi Accolti, che ne fu per primo il presidente, ma anche Vittorio Ceci, Carlo Maretti e l’avvocato Francesco Chieco, che sarebbe stato, in seguito, l’indimenticabile ideatore e artefice del Gran Premio di Bari.

Sede del neonato Club fu, in quegli anni, un lussuoso appartamento in un palazzo antico e nobiliare in Via Abate Gimma, nel pieno centro di Bari. Fu in quei saloni che i primi soci hanno iniziato a frequentarsi in occasione di ricevimenti mondani, conferenze e riunioni nelle quali si iniziava ad intravedere il barlume di un’idea: dar vita alle prime manifestazioni sportive. Fu, ancora una volta, tra quelle stanze che alcuni dirigenti, in conformità con gli scopi del Club e ancora abituati alla vita sedentaria e alla “carrozza”, invocarono per la prima volta le limitazioni al traffico automobilistico cittadino. Ci fu anche chi, tra loro, propose il divieto di transito agli autoveicoli per Via Sparano, anticipando di mezzo secolo l’attuale condizione della viabilità di una delle principali arterie del commercio cittadino.

L’anno dopo, precisamente nel mese di maggio del 1926, il nuovo statuto ufficializza la nascita dell’Auto Club di Bari, affidandone la presidenza all’Onorevole Gaetano Re David. È, poi, nel decennio 1947-1956 che l’Ente si fa protagonista di un momento memorabile della storia dello sport automobilistico pugliese: con il Gran Premio di Bari, l’intera regione si fa palcoscenico della manifestazione sportiva di più alto livello fino ad allora svoltasi, che decretò a buon diritto l’ingresso della città di Bari nel ristretto giro delle capitali mondiali della Formula 1. Da un’idea dell’avvocato Francesco Chieco, il percorso di gara si diramava per 5,54 Km lungo l’anello stradale che circonda la Fiera del Levante e ha visto cimentarsi, tra le sue curve, piloti del calibro di Achille Varzi (vincitore nel 1947), Francisco Landi (vincitore nel 1948-1952), Alberto Ascari (vincitore nel 1949), Giuseppe Farina (vincitore nel 1950), Juan Manuel Fangio (vincitore nel 1951), Jose’ Gonzales (vincitore nel 1954), Tazio Nuvolari, Felice Bonetto, Piero Taruffi, Stirling Moss, Eugenio Castellotti, Franco Cortese, Roberto Vallone.

Tra le altre manifestazioni automobilistiche di prestigio organizzate, negli anni, dall’Automobile Club Bari, si ricordano il Trullo d’Oro (1954), gara internazionale di velocità su strada, il Trofeo dei Castelli Svevi (1960-1976), gara nazionale di regolarità, la Coppa Città di Monopoli (1961- 1975), gara nazionale di velocità in salita e il Rally di Puglia e Lucania (1965-1983), gara rally nazionale su strada.

(Foto: sito ufficiale Automobile Club Italia)

 

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