Il futuro della mobilità post Covid-19 dovrà necessariamente essere “green”. E’ quanto dichiarato da Gianni Scarfone, direttore generale di Atb, amministratore delegato di Teb e componente del Cda di Sacbo.
“Back to Better Mobility”, che tradotto significa “torniamo ad una mobilità migliore”, questo lo slogan lanciato a livello europeo, tra gli altri, da Scarfone, il quale, insieme ad altri esperti, all’inizio della pandemia, ha messo nero su bianco i punti chiave per poter imparare dal momento storico e assicurarsi di vivere, in futuro, in un mondo che abbia al centro decisioni responsabili che puntino all’aria pulita e alla circolazione libera e sicura nelle città con un accesso più facile al lavoro e alle imprese.
“I guardiani della mobilità”, così si definiscono gli esperti che hanno partecipato alla stesura del documento, hanno sintetizzato in tre punti la mobilità ideale: breathe better, move better e work better. Mobilità dunque, che non solo dovrà essere ripensata e trasformata totalmente puntando all’ecologia, ma che veda anche una maggiore facilità di accesso per quanto concerne il servizio pubblico che renda semplice e “smart” il suo funzionamento.
“Immaginare che tutti per proteggersi dal contagio puntino a utilizzare la propria auto come mezzo di trasporto è davvero da pazzi, significherebbe non aver compreso la svolta che ci apprestiamo a vivere” – ha dichiarato Scarfone in un’intervista video effettuata da Bergamonews, il quale prosegue – abbiamo lanciato a livello europeo uno slogan che sintetizza qual è la visione che il nostro mondo ha del futuro. L’esperienza del Coronavirus dovrebbe indurci tutti, nei diversi ruoli, come cittadini a comportamenti più consapevoli. Se la mobilità green del futuro deve avere un’armatura, un’architettura fondata sul trasporto collettivo come avviene in tutto il mondo, si deve investire su questo. Lo dimostrano i numeri che quella è la strada migliore”.
Secondo Scarfone infatti, tra le azioni necessarie per una mobilità futura maggiormente funzionale, vi è quella del trasporto pubblico: “in quanto spina dorsale della mobilità urbana, è fondamentale per costruire città resilienti, per combattere i cambiamenti climatici, prevenire il “rimbalzo” dell’inquinamento atmosferico, incoraggiare stili di vita sani e attivi e stimolare le economie locali che non abbandonano nessuno e nessun posto. Ecco perché dobbiamo programmare una diversa mobilità per costruire città migliori e vite migliori” – ha specificato.
Insomma, in un momento storico particolare, l’esperto ha invitato la cittadinanza a riflettere su quella che senza dubbio sarà, per molti aspetti, soprattutto per la mobilità, una ripresa difficile, esortando cittadini ed esperti ad imparare da quanto appreso durante questi mesi scommettendo su un futuro che sia, di fatto un “ritorno ad una mobilità migliore”.