Patto di amicizia tra Puglia e Calabria all’insegna della sicurezza stradale. Si tratta, nello specifico, di un’intesa nata dall’idea delle associazioni “Basta vittime sulla strada statale 106” e il comitato “Strade Sicure”, rispettivamente calabrese e pugliese, con l’intento di lavorare in sinergia verso obiettivi comuni.
Primo fra tutti, quello di chiedere la messa in sicurezza dell’arteria stradale che collega le due regioni nota anche come “strada della morte”, sulla quale si contano moltissime vittime. Lo stesso presidente dell’associazione calabrese, Fabio Pugliese, proprio negli scorsi giorni, in un’intervista al TGR3 Calabria aveva dichiarato la pericolosità della stessa sottolineando l’importanza di rendere al più presto “problema nazionale” la questione.
Ma non solo. Sull’agenda delle due realtà anche gli obiettivi di sensibilizzare al tema della sicurezza stradale condividendo buone pratiche, conoscenze e quanto necessario per raggiungere risultati concreti affinché non si smetta mai di parlare di questo tema. L’idea è quella di creare un confronto diretto che, attraverso testimonianze, eventi e quello che sarà, di fatto, un vero e proprio gemellaggio, possa “connettere” le diverse realtà accorciando le distanze e creando insieme un ponte verso soluzioni attuabili nell’immediato futuro.
L’obiettivo – ha commentato Vanni Caragnano, presidente dell’associazione pugliese – sarà quello di condurre assieme le battaglie sull’ampliamento e l’ammodernamento della nostra statale. Ci batteremo per sollecitare maggiormente gli enti e trovare tutte le soluzioni possibili. L’unione fa la forza e questa ormai è la nostra missione” – ha concluso, appoggiato da Fabio Pugliese.
“Abbiamo accolto con grande emozione e commozione l’invito degli amici del comitato “Strade Sicure” perché abbiamo capito che anche loro, come noi del resto, sono giovani che non restano indifferenti di fronte ai problemi ma, anzi, vogliono che questi vengano affrontati e risolti insieme” – ha dichiarato, infine, il presidente dell’associazione calabrese.