Dopo un drammatico calo registrato nel primo semestre del 2020, con una flessione pari al 36%, il mercato dei veicoli commerciali torna a dare segni di recupero. Negli scorsi mesi, infatti, il recupero delle consegne rimandate durante la prima ondata di pandemia ha avuto come conseguenza una ripresa che, nel mese di ottobre, è stata pari ad un +9,6%. Secondo i dati elaborati e diffusi dal Centro Studi e Statistiche dell’associazione delle case automobilistiche Unrae, lo scorso mese sono state registrate 18.850 immatricolazioni di autocarri, con portata fino a 3,5 tonnellate, rispetto a 17.201 immatricolazioni registrate nello stesso periodo del 2019.
Un aumento che, secondo quanto dichiarato dal presidente Unrae, Michele Crisci, si colloca nell’ambito di una perdita, globale, che per l’intero anno 2020 si aggira intorno al 14%, con una forbice di immatricolazioni tra le 160mila e le 165mila. “Un ulteriore inasprimento delle misure di contenimento dell’emergenza, quale ad esempio un nuovo lockdown nazionale – spiega il presidente – avrebbe effetti pesanti in questi ultimi mesi oltre che sul quadro economico anche sugli investimenti in beni strumentali quali i veicoli commerciali. Il parco circolante conta ancora un 47% di veicoli molto anziani, rispondenti alle direttive di emissione ante Euro 4 e che, ai ritmi attuali, ci vorrebbero 12 anni per sostituirli tutti” conclude.