Mobilità, auto elettriche: transizione e sacrifici. Gli esperti “serve partire dalle città”

Foto Virgilio Motori

Le auto a batteria sono ormai, in termini di unità vendute, una realtà di tendenza in Italia. I cittadini, sempre più spesso, sono orientati verso questa tipologia di veicoli nonostante le molte perplessità riguardanti l’autonomia degli stessi. Quest’ultimo fattore, nello specifico, penalizza, di fatto, l’utilizzo delle auto a batterie al di fuori dei centri abitati.

Si tratta, in realtà, secondo i lavoratori del settore dell’automotive, di una decisione imposta dalle autorità politiche poiché, le Case Automobilistiche, hanno da tempo invece impegnato diverse risorse economiche nel tentativo di realizzarle. L’obiettivo di chi persegue la strada della transizione, tra questi anche i produttori di elettricità e la Cina, che ha puntato con decisione al tema, è quello di arrivare, gradualmente e definitivamente, alla sostituzione dell’attuale parco circolante.

Questo però, non solo richiede la realizzazione di infrasrutture di ricarica, ma anche la ricerca di sistemi utili per produrre energia elettrica necessaria da fonti rinnovabili per non compromettere i benefici derivanti dalla mobilità sostenibile e, inoltre, la ricerca di nuovi metodi per smaltire le batteria, di cui è privo il sistema. A questo, va aggiunto il fatto che la transizione avrà anche un impatto sulla necessità di mano d’opera con conseguente riduzione dell’organico, motivo per cui, secondo gli esperti, ci saranno problemi relativi all’occupazione in futuro.

Per avviare un discorso concreto sulla mobilità, serve dunque, secondo gli esperti, partire dai cittadini e dalla città. In particolare, in un momento storico in cui si accendono spesso i riflettori sul tema dell’inquinamento, serve ricordare, secondo i lavoratori del settore dell’automotive, serve ricordare ai cittadini che, nonostante il cambiamento richieda sacrifici, apporterà notevoli benefici a lungo andare. Tra questi proprio un maggiore benessere all’interno delle città che, con l’incremento del traffico, dovuto ad una concentrazione sempre maggiore di persone all’interno delle aree urbane, genera sicuramente maggiore inquinamento.

Il passaggio dalle auto tradizionali, a quelle elettriche o ibride plug-in, potrebbe dunque essere reso necessario dalla volontà degli stessi cittadini a rivoluzionare le proprie città in termini ambientali per poter vivere meglio. In tal proposito sono molti i progetti portati avanti dalle istituzioni italiane che riguardano l’incremento delle modalità sharing, utili proprio per spronare i cittadini a rinunciare all’utilizzo delle auto o almeno a snellire il traffico circolante avendo impatti positivi anche sull’ambiente e sullo stile di vita.

Secondo gli esperti serve agire adesso perché vicini ad un punto di non ritorno ovvero alla divisione tra andare verso una direzione, con tutti i rischi che ne conseguono, consci però dei benefici o restare in quella attuale, per molti esperti, tra cui ambientalisti, considerata pericolosa per la salute dei cittadini.

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