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Guida e monopattini, la maggior parte degli utenti non conosce le regole del codice della strada. E’ quanto emerso da un’inchiesta effettuata da Quattroruote.
Percorrenza della strada a zig-zag, incuranza delle isole pedonali, circolazione nelle ore serali senza il giubbotto riflettente ma non solo, anche percorrenza in due, da adulti a minorenni, privi di casco, con transito su marciapiedi e corsie preferenziali. Sono solo alcune delle effrazioni al codice della strada fotografate dal report di Quattroruote.
Un’indagine che, a conti fatti, rileva sia la mancanza di conoscenza nei confronti dei comportamenti corretti da tenere in stada, sia, spiegano dal report, l’indulgenza continua delle forze dell’ordine, che spesso risultano troppo leggeri.
L’inchiesta è stato effettuata, in particolare, prendendo in considerazione una serata tipo a Milano. Nonostante la scarsa visibilità, nessuno dei cittadini che viaggiavano in momopattino, fermati da Quattroruote, indossava il giubbotto riflettente che, va specificato, dovrebbe essere indossato obbligatoriamente nelle ore notturne.
Secondo alcuni agenti, la regola non solo non viene fatta rispettare, ma, ad aggravare la situazione, vi è anche il fatto che a molte persone “Un verbale non cambia la vita”. “La ratio – ha spiegato un’agente della Polizia locale a Quattroruote – E’ che la persona sul monopattino dev’essere visibile in base alle condizioni, se il monopattino è visibile. Ma quello dei giubbotti è il problema minore” – ha concluso l’agente.
Il fenomeno, stando a quanto dichiarato dallo stesso mensile, è accompagnato da una mancanza di consapevolezza sulle norme basilari di prudenza e sicurezza. Tra le persone interpellate ci sono infatti diversi minorenni ignari di dover indossare, per obbligo, il casco. Ma non solo, a colpire vi è anche la presenza di adulti non a conoscenza del limite di velocità a 6 km/h previsto nelle aree pedonali. Infine vi è anche la scelta diffusa di preferire il monopattino nelle ore serali per evitare di incorrere in sanzioni dovute allo stato di ebbrezza.
“Il problema – ha spiegato un altro agente della Polizia locale interpellato da Quattroruote – E’ che i monopattini sono stati introdotti prima di essere normati, mentre invece andrebbero targati e assicurati”.
Si tratta, insomma, di un fenomeno positivo sul versante riguardante la mobilità ambientale, ma negativo per quanto concerne la sicurezza stradale, fortemente minata dall’uso scorretto di questi mezzi di trasporto a due ruote, accessibili, sia ad adulti, sia minorenni, senza che questi ultimi siano consapevoli delle regole da seguire.