Secondo uno studio dell’Università tecnica di Ingolstadt, in Germania, i veicoli 100% elettrici traggono benefici minimi dalla riduzione della massa tramite passaggio dall’acciaio all’alluminio. Ciò, a differenza di quanto accade per le automobili con motore termico, che invece sono visibilmente avvantaggiante in termini di prestazioni e rendimento energetico se il rapporto peso/potenza è più basso.
Lo studio ha valutato per i Bev (veicoli elettrici a batteria) il bilancio totale, comprese dunque le emissioni collegate con la produzione dell’alluminio rispetto a quelle dell’acciaio. Secondo quanto osservato, mentre i modelli con motore termico tradizionale utilizzano l’energia per “spostarsi” e dunque necessitano di maggiore leggerezza, quelli elettrici riescono, al contrario, a sfruttare un’importante fetta di energia proprio nel momento della decelerazione. Ciò ha come conseguenza il fatto che questi ultimi sono avvantaggiati nelle prestazioni proprio se più pesanti.
Il risultato è dunque che l’influenza di una massa aggiuntiva è diversa nei veicoli con motore a combustione rispetto a quelli 100% elettrici e questo induce ad auspicare che, dal punto di vista dell’impronta di Carbonio complessiva, le case produttrici di scelgano materiali ‘efficienti’ in termini di risorse e non solo per contenere i pesi.