Le tasse sui veicoli fruttano ogni anno 398miliardi all’Unione europea. Gli italiani, in particolare, versano 1727 euro l’anno a testa per coprire le spese. E’ quanto emerge dall’edizione 2021 dello studio sulla fiscalità dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA), basato, in particolare, su statistiche del 2019 e, in alcuni casi, ovvero per Austria, Svezia e Grecia) del 2020. Nello specifico, stando ai dati riguardanti le imposizioni nei confronti delle auto e dei veicoli a motore, ad essere più tassati sono gli utenti del Belgio che pagano 3.187 all’anno per ogni auto.
Per quanto riguarda invece il peso sui singoli automobilisti a pagare più tasse sono gli spagnoli che ogni anno spendono 1068 euro. L’Italia, con 1727 euro all’anno per ogni utente, si colloca invece al nono posto. La cifra del gettito fiscale che arriva dritta alle casse principali dei Paesi dell’Ue è cresciuta del 3% rispetto al 2020. Quest’ultima rappresenta, di fatto, quasi due volte e mezzo il bilancio totale dell’Unione Europea. Entrando ancora più nei dettagli, il reddito nazionale varia tra i 99,9 miliardi di euro per la Germania (che ricordiamo, ha la più grande flotta di veicoli nell’Unione europea) ai 6,2 miliardi di euro per l’Irlanda.
L’analisi, nello specifico, comprende tutte le tasse che vengono riscosse sui veicoli all’interno dell’Unione europea e in altri mercati mondiali. Tra queste sono comprese le tasse sull’acquisto dei veicoli (imposta, Iva, immatricolazione), quelle di proprietà e quelle sui carburanti. Le imposizioni sulla benzina, va specificato, sono ancora più pesanti rispetto al diesel in quasi tutti i paesi europei. A fare eccezione sono Belgio e Slovenia. Per quanto riguarda l’imposta sul gasolio, quest’ultima varia invece da 317 euro ogni 1000 litri in Ungheria a 617 euro (sempre ogni 1000 litri) in Italia. Infine, per quanto riguarda i dati emersi in merito alla benzina, calcolando sempre il parametro fissato ai 1000 litri, si va da 345 euro in Ungheria agli 813 nei Paesi Bassi.