Turismo, un borgo immerso tra natura, storia e cultura: ecco valle dell’Aniene

Un luogo incontaminato immerso tra natura, storia e cultura. Parliamo di Valle dell’Aniene, territorio che si trova a ridosso del fiume da cui prende il nome, situato in provincia di Roma, in un borgo tutto da scoprire, in cui perdersi tra soste e percorsi, sia per la sua peculiare bellezza, sia per la sua storia. Dalle montagne ai folti boschi, fino a passare per i sentieri in cui avventurarsi per scoprirne tutti i segreti, presenti e passati.

Il fiume Aniene (lungo 98,5 chilometri) era, così come è ancora oggi, una delle principali fonti idriche di approvvigionamento per Roma. Addentrandosi per i sentieri della valle è possibile infatti imbattersi in alcuni dei più antichi acquedotti che, va specificato, partivano proprio da questo territorio, più in particolare, dalla piccola e graziosa cittadina di Vicovaro, diramandosi poi in tutta la regione. Da Vicovaro, che si trova lungo il versante roccioso (a picco sul mare) si possono ammirare i cunicoli degli antichi acquedotti romani. Si tratta in particolare di cunicoli che prendono il nome di Acqua Marcia e Acqua Claudia, entrambi in disuso. Tra le peculiarità del territorio ci sono anche le grotte affrescate, utilizzate come cappelle e dedicate, in particolare, ai santi Damiano e Cosma. All’interno di questo territorio, storia, natura e cultura si intrecciano permettendo ai visitatori di immergersi totalmente sia nelle dinamiche passate, sia in quelle presenti, fortemente legate alle tradizioni.

I cittadini, moltissimi legati a quest’ultime, sono infatti pronti ad accogliere i visitatori per condividere le storie, trasmettere saperi e preparare tante specialità culinarie tipiche. Sono molti infatti i luoghi in cui poter assaporare i piatti del posto. Tra questi consigliamo di non perdere le lasagne con pasta fatta a mano con farina di farro e, per i più temerari, la polenta con le lumache, ma non solo. Tra le specialità ci sono anche gli azzarejji, una pasta di farina di grano e granturco condita con aglio e pomodoro e, infine, il Cesanese di Affide, un vino ottenuto da vitigni autoctoni. Il territorio, va specificato, è molto vasto e articolato. Quest’ultimo può essere suddiviso in alto corso, medio corso e basso corso. Si tratta di un territorio impervio e boscoso, in cui, a fondovalle, sono presenti anche antichi alberi, in molti casi centenari, d’olivo. Il clima è submontano e a tratti continentale, divenendo però via via più freddo e sensibile a diverse escursioni termiche man mano che ci si addentra nei sentieri interni o si sale di quota.

La Valle dell’Aniene è visitabile liberamente, per farlo però consigliamo un vestiario sportivo, soprattutto per i boschi e per i sentieri, che, essendo incontaminati, possono celare piccoli ostacoli per i visitatori meno abituati a percorsi immersi nella natura. Un altro motivo per cui preferire un vestiario comodo è per poter intraprendere i percorsi più ardui, come ad esempio quelli che portano sulle alture, tra questi consigliamo di raggiungere l’alta Valle dell’Aniene, verso Subiaco, da cui è possibile, una volta arrivati in cima, avere l’opportunità di ammirare una vista mozzafiato.

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