Trasporto merci e persone: nel 2020 vendite in netto calo a causa del Covid. Puglia in controtendenza

Il settore del trasporto – merci e persone – ha subito, in Italia, un duro colpo a causa della pandemia da Covid19. Ciò, nonostante non si sia mai veramente fermato, dato che conferma il suo ruolo strategico per l’economia del nostro paese. L’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante di Continental, brand che opera da 150 anni nel campo della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica, ha infatti analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni e ai tipi di alimentazione, redigendo un report secondo il quale, nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci oltre le 16 tonnellate sono state 19.616. In questo settore, si calcola un calo del 14,2% rispetto alle immatricolazioni del 2019.

Scenario peggiore per le immatricolazioni di autobus oltre le 3,5 tonnellate, che in Italia sono passate da 4.935 unità del 2019 a 3.404 del 2020, segnando un preoccupante -31%. Scendendo nel dettaglio della distribuzione geografica del trend, le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci oltre le 16 tonnellate vede alcune Regioni (come Sardegna con +19,3%, il Molise +13,3% e la Puglia +3,9%) muoversi in controtendenza rispetto al trend generale in calo. Segno meno anche per i mercati esteri, in particolare europei, che hanno fatto registrare, in media, un calo del 27,3%.

Secondo quanto si evince dai dati dell’Osservatorio Continental, uno scenario simile si presenta per il trasporto persone: anche qui si registra un trend nazionale sostanzialmente negativo ma alcune Regioni hanno chiuso il 2020 col segno positivo. Nell’ambito del trasporto persone, però, il calo delle immatricolazioni in Italia è maggiore rispetto alla media dell’Unione Europea (-20,3%).

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