Un tour tra le strade e le case in pietra, ma anche nei dettagli appartenenti allo stile romanico. E’ quanto possibile vedere immergendosi tra le vie di Ruvo di Puglia, borgo italiano, situato nella città metropolitana di Bari, ricco di dettagli unici. Ruvo è conosciuto soprattutto per la sua cattedrale Romanica, tipica della zona. Si tratta di un vero e proprio gioiello del borgo, impossibile da non notare per la sua maestosità, nel mezzo di costruzioni più piccole e i suoi dettagli. E’ uno dei più importanti esempi di romanico pugliese, costruita tra il XII e il XIII secolo. Oltre la cattedrale però Ruvo è capace di catturare l’attenzione soprattutto per i vicoli del centro storico.
Ognuno di essi è capace di raccontare un frammento di vita vissuto. Il consiglio è quello di percorrerli fino alla fine, scegliendo anche a caso e facendosi ispirare dalla loro peculiare bellezza, alcuni di essi sbucheranno su piazzette caratteristiche che renderanno possibile scoprire a piccoli passi e con non poca sorpresa un borgo che viene spesso sottovalutato. Un altro luogo caratteristico è la Torre dell’Orologio. Si tratta di un edificio quadrangolare risalente al 1600 al cui interno sono presenti circa 100 gradini e due campane, queste ultime suonano ogni quarto d’ora. Oltre la Torre dell’Orologio c’è poi il Castello di epoca normanna di cui oggi resta solo la torre.
Anche questo è un luogo caratteristico, simbolo della storia che ha vissuto il borgo. Il castello era stato costruito per controllare le quattro porte della città, divenne poi, nel XV secolo roccaforte dei francesi prima, poi degli spagnoli. Infine, nel 1500 venne utilizzato come residenza da parte dei Carafa per essere poi abbandonato e smembrato. Oggi infatti i palazzi che lo costeggiano sono delle abitazioni. Ma Ruvo non è solo storia e borghi in cui perdersi. C’è anche tanta tradizione e folklore raccontate tra le vie, ma anche nei locali tipici del luogo, molti dei quali ricavati in spazi pieni di pietra bianca dove gustare pietanze e bevande tipiche. Il consiglio è quello di “perdersi” esattamente così come consigliato per i vicoli, perché ogni dettaglio è capace di raccontare un frammento di storia del luogo che altrimenti rischierebbe di restare sommerso.