Dai dettagli architettonici agli affascinanti paesaggi sotterranei. Siamo a Gravina di Puglia, la città pugliese (a 56 chilometri da Bari) scavata nel tufo. Si tratta di una tappa imperdibile per gli amanti della storia, ma non solo. Lungo le sue vie sarà possibile immergersi in arte e cultura. Di particolare rilievo le numerose chiese scavate nella roccia dove le popolazioni si rifugiavano in passato.
Fu la prima Gravina sotterranea a dare il via alla costruzione di chiese scavate nel tufo che sono oggi caratteristiche peculiari di questo paese. A rendere ancora più suggestivo il paesaggio sono poi gli elementi della natura che nel corso degli anni hanno scavato profondi canyon nel tufo dove si sono insediati i primi popoli.
Tra le tappe imperdibili c’è sicuramente la chiesa di San Michele. Quest’ultima è stata la prima cattedrale della città. La si riconosce per la sua imponenza, merito anche delle sue cinque navate, cinque absidi e quattordici pilastri. Dopo la chiesa di San Michele, un altro luogo da non perdere è il Ponte Acquedotto.
Anche questo è molto imponente: alto 37 metri, lungo 90 per una larghezza di 5,5 metri, il Ponte fu inizialmente concepito come viadotto. L’obiettivo era permettere ai fedeli l’attraversamento del Crapo (antico nome del torrente Gravina) per raggiungere la chiesa della Madonna Stella. Poi divenne acquedotto, anche a seguito di alcuni terremoti che lo danneggiarono, fino al crollo nel 1722.
A ripensarlo, prediligendo una ricostruzione del ponte e una sua contestuale trasformazione in acquedotto, utile per portare l’acqua delle sorgenti Sant’Angelo e San Giacomo sotto le mura della città fu la famiglia Orsini di Roma. Oggi il ponte è conosciuto anche dagli amanti del cinema, è stato infatti protagonista assoluto di una scena dell’ultimo 007.
Ma Gravina è ricca di dettagli che si possono scoprire anche passeggiando lungo le sue vie che saranno capaci di affascinare con le luci soffuse, le piazze, ma anche tante botteghe e ristoranti o pub dove sarà possibile sorseggiare vini e pietanze tipiche del luogo. Da non perdere assolutamente il centro storico, caratterizzato da due antichi quartieri: Fondovico e Piaggio.
Qui sarà possibile scrutare la peculiarità di Gravina, in un contesto architettonico particolare e ricco di piazze e abitazioni quasi addossate le une alle altre, circondate da scalinate, slarghi e piazze, dove potersi soffermare per osservare ogni dettaglio del paesaggio. Il consiglio è quello di visitarla in qualunque stagione, offrendole però maggiore opportunità nel periodo natalizio, in cui, a rendere ulteriormente particolare ogni dettaglio, saranno le luminarie, gli odori e i suoni delle sagre di paese.