Il 2021 è stato indubbiamente l’anno delle auto elettriche per l’Italia. Le vendite di queste ultime infatti sono nettamente raddoppiate soprattutto grazie agli ecoincentivi messi in campo dal Governo. Per il 2022, al momento però non è previsto alcun incentivo, fattore che sta fortemente preoccupando l’associazione Motus-e. Ai dati positivi dello scorso anno fanno infatti da contraltare quelli della fine dell’anno.
Secondo questi ultimi c’è stato un andamento negativo contribuito anche, ha spiegato l’associazione Motus-E “dai ritardi di consegna dovuti alla crisi delle materie prime, dei semiconduttori e dei microchip, la possibilità di immatricolare entro giugno 2022 le auto acquistate tramite prenotazione dell’ecobonus e la fine degli incentivi per auto elettriche, avvenuta ad ottobre 2021, che assieme alla mancata programmazione degli stessi per il triennio a venire preoccupano il mercato e l’intera filiera”.
Secondo l’associazione, senza bonus all’acquisto c’è il rischio che “i pochi mezzi elettrici prodotti in Italia siano dirottati verso mercati più appetibili. Per questa ragione Motus-E auspica “ancora un intervento di Mise e Mef all’inizio di quest’anno”. Nel 2021, Le Pev (Plug-in Electric Vehicle) cioè la somma delle vetture a batteria (Bev) e quelle elettriche ibride plug-in (Phev) hanno fatto un balzo del 128%, con quasi 137mila immatricolazioni.
In Italia, il mercato globale, ha chiuso il 2021 con 1.457.952 immatricolazioni (ovvero con il +5,5% rispetto al 2020) registrando minimi storici a dicembre con solo 87.338 auto vendute (oltre il 27% in meno sull’anno precedente), mentre le elettriche hanno raggiunto una quota record di mercato del 13,5%, sottolinea Motus-E. In particolare, l’anno scorso sono state immatricolate 67.255 auto elettriche a batteria (+107% sul 2020) e 69.499 Phev (+154%).
Le auto elettriche, ha spiegato ancora l’associazione, raggiungono il 9,3% sul mercato totale, contro il 4,3% dell’anno precedente. A dicembre, le Pev sono andate in rosso. In particolare, quelle immatricolate hanno registrato un calo del 13% rispetto a dicembre 2020, con 11.833 unità vendute. Questi dati, secondo Motus-e, potrebbero ulteriormente peggiorare se il Governo non interverrà nuovamente con politiche volte a favorirne ulteriormente la diffusione, soprattutto in un momento storico in cui le famiglie sono piegate dalla crisi dettata dall’ombra dell’emergenza sanitaria.
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