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Un sollecito a rilanciare il settore dell’automotive attraverso una strategia comune. L’appello al governo è giunto, nelle scorse ore, dal presidente dell’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia), Paolo Scudieri, in occasione del suo intervento agli Stati Generali dell’Economia che si stanno svolgendo in questi giorni a Roma, presso Villa Pamphili.
Durante il suo colloqui, Scudieri si è focalizzato sulla mancanza di un piano di politica industriale del settore, in ritardo rispetto agli altri Paesi manifatturieri europei e sull’urgente avvio di misure a sostegno del mercato, che diano anche impulso alla sfidante transizione tecnologica già avviata prima dell’emergenza Covid-19. “Il piano integrato di sostegno alle filiere industriali più colpite dalla pandemia da Covid-19 – ha affermato il presidente dell’Anfia – è un’occasione da non perdere per il rilancio del settore automotive, tra i protagonisti del nostro sistema economico con il più alto moltiplicatore sia di valore aggiunto che occupazionale, superiori alla media europea”.
Secondo Scudieri, è infatti necessario mettere in atto con urgenza “misure di breve termine, che indirizzino la domanda verso le vetture più virtuose in termini di emissioni di CO2, come quelle a trazione elettrica e ibride ricaricabili, ma rivolgendo gli incentivi ad un pubblico più vasto e con capacità di spesa minore, al fine di favorire il rinnovo del parco e la ripresa della domanda già nel corso del 2020″.
Oltre all’estensione dell’ecobonus, tra le misure richieste dall’Associazione della filiera automobilistica, anche l’istituzione di un premio temporaneo per autovetture e veicoli commerciali in stock presso i concessionari e i produttori, con contestuale rottamazione di un veicolo di pari categoria da Euro 0 a Euro 4 e una misura finalizzata al supporto agli investimenti delle imprese e al rinnovo del parco dei veicoli commerciali.
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