Ancora troppo spesso gli automobilisti sottovalutano i rischi derivanti dalle alte temperature che si raggiungono all’interno delle vetture lasciate al sole. Un pericolo serio per persone e animali, aggravato dal fatto che possono bastare pochi minuti di esposizione ai raggi del sole estivo per far elevare la temperatura interna dell’abitacolo oltre i 40 gradi.
Per questo motivo, il Touring Club Svizzero – TCS ha effettuato numerosi test per verificare quali provvedimenti possono essere veramente utili per ridurre i rischi: oltre all’ovvia scelta di parcheggiare la propria auto all’ombra, “l’impiego di pellicole antisolari può avere un effetto positivo sulle temperature registrate all’interno dell’abitacolo – spiegano i referenti del TCS, che proseguono – Dopo un’ora di sosta, nelle vetture sprovviste di pellicole di protezione solare si sono misurate sul cruscotto temperature superiori ai 77 gradi. La temperatura era invece inferiore ai 40 gradi nelle auto munite di pellicole antisolari”.
I test hanno inoltre dimostrato che, contrariamente all’opinione diffusa, l’influenza del colore della vernice sulla temperatura raggiunta dall’abitacolo è veramente minima. “È vero che, nei primi 20 minuti, le automobili scure si riscaldano più in fretta di quelle dai colori chiari – precisano – Tuttavia, prendendo in considerazione un lasso di tempo più lungo, la temperatura finale si differenzia soltanto di pochi gradi”.
Per scongiurare, dunque, i rischi connessi al surriscaldamento dell’automobile, è buona norma arieggiare l’abitacolo prima ancora di salire a bordo ed evitare di lasciare persone o animali chiusi all’interno anche per brevissime soste. In estate, infine, è consigliabile controllare con più frequenza i livelli dell’olio e del liquido di raffreddamento poiché la carenza di questi ultimi, unita al surriscaldamento dell’automobile, può essere causa di seri danni al motore.
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