Mobilità, economia e sostenibilità: anche la sicurezza stradale passiva diventa “green” con SMA Road Safety

Economia e sostenibilità, il futuro avrà al centro delle attenzioni politiche e non solo il binomio tra le due, sia nel mondo, sia in Europa. E’ quanto dichiarato dagli esperti del settore che, in realtà, la considerano una diretta conseguenza delle dinamiche innescate dalla pandemia, che ha visto sempre più spostare l’attenzione su tematiche ambientali.

In tal proposito, nello specifico in merito al binomio economia e sostenibilità, a fare un passo grandissimo in merito, è stata la Banca Centrale Europea che, a partire da gennaio 2021, potrà accettare come garanzie per le operazioni di credito anche le obbligazioni societarie con cedole annuali derivanti dall’impegno per la sostenibilità.

Una decisione che guarda oltre le scelte fatte fino ad oggi spostando i riflettori una concezione molto più green dei processi produttivi, all’interno dei quali vengono spesso utilizzati materiali impattanti, tra i quali la plastica.

Per arginare il problema, che secondo le politiche europee e mondiali, ha raggiunto dimensioni gravissime, tanto da rendere necessario un cambiamento di rotta, anche il settore della sicurezza stradale ha progettato piccole rivoluzioni in merito alle proprie pratiche, soprattutto per quanto concerne la sicurezza stradale passiva.

Tra i primi a sollevare il problema è stato Roberto Impero, leader del settore, nello specifico della SMA Road Safety, il quale ha portato avanti negli anni una filosofia interamente proiettata alla sostenibilità ambientale. I dispositivi salvavita realizzati da Sma Road Safety sono infatti interamente in acciaio, completamente differenti dalla maggior parte dei dispositivi presenti sulle strade, realizzati con materiali altamente inquinanti.

“Nei nostri attenuatori – ha specificato l’imprenditore – convivono innovazione, praticità e sostenibilità. Abbiamo sempre cercato soluzioni all’avanguardia che non comportassero l’impiego di materiali plastici, inquinanti o comunque scadenti”.

L’avanguardia però non riguarda soltanto la sostenibilità dei prodotti, ma anche le elevate prestazioni che il materiale, in questo caso l’acciaio, è capace di offrire e mantenere nel tempo. L’acciaio infatti resiste a qualsiasi condizione climatica e di temperatura ed è inoltre riciclabile, evitando così la dispersione di ulteriori rifiuti nell’ambiente, rifiuti molto spesso impossibili da smaltire. Ma non solo, i dispositivi di sicurezza possono essere riparati, qualora danneggiati da urti, con costi minimi rispetto a quelli utili per i materiali presenti in strada.

“Vogliamo dimostrare che la sostenibilità può e deve riguardare tutti i settori produttivi, senza esclusioni – ha concluso Impero – ciascuno di noi, ogni azienda è chiamata a fare la propria parte per traghettare il mondo verso un futuro più green. E in cui la produttività economica e la sostenibilità ambientale siano i due fattori di un’unica equazione”.

Insomma, una vera e propria rivoluzione che, si augura Impero, ma anche altri esperti del settore dell’automotive e non solo, possa avviare ad un nuovo modo di concepire le strade e le diverse opportunità capaci di lavorare in favore dell’ambiente, cambiando drasticamente, le abitudini dei cittadini e sensibilizzando gli stessi all’idea che convivere con l’ecosistema senza rinunciare alla tecnologia e alla sicurezza è possibile.

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