Cresciuta fin da bambina in autoscuola e, ben presto, pronta a prenderne le redini nel segno della continuità con il passato e del valore aggiunto di un presente targato Ready2Go. Incontriamo virtualmente Elisabetta Ranieri che racconta la storia della scuola guida Easy Drive di Mola di Bari, che oggi gestisce insieme a suo fratello Vincenzo.
Qual è la storia di questa attività?
La gestione di un’autoscuola è stato, per noi, un affare di famiglia. Nel lontano 1962 nostro padre, dopo una lunga esperienza come istruttore di guida a Mola di Bari, ha aperto la sua prima attività a Triggiano e se così non fosse andata, io e mio fratello non saremmo qui: è stato in autoscuola, infatti, che ha conosciuto nostra madre. Lei, da semplice allieva, è rimasta al suo fianco dedicandosi con passione all’attività di famiglia e da lì siamo nati e cresciuti noi, a pane, amore e…autoscuola.
È così che hanno trasmesso anche a voi l’amore per questo lavoro?
Sì. Noi vivevamo quotidianamente il lavoro dei nostri genitori, assistendo a situazioni di formazione anche in compagnia degli amici. Siamo cresciuti con la giusta consapevolezza dell’importanza di questi temi e, dunque, quando è arrivato il nostro momento, ci è sembrato un passaggio naturale. Vincenzo, mio fratello, è stato il primo ad affiancare nostro padre. Poi sono arrivata io e, con me, l’attività è tornata a Mola, dove la nostra famiglia vive da sempre.
Quando è avvenuto l’ingresso nel mondo Aci e nel circuito Ready2Go?
Nel 2013. Affidarci all’Automobile Club Bari-Bat ha rappresentato un valore aggiunto per la nostra autoscuola. Cercavamo già da tempo di dare quel qualcosa in più ai nostri utenti e, con i corsi di guida sicura Ready2Go, oggi riusciamo a trasferire non solo delle nozioni teoriche, ma un vero e proprio stile di vita incentrato sulla sicurezza. Proviamo, ogni giorno, a dare ai giovani neopatentati gli strumenti per imparare a gestire il pericolo con razionalità e con la giusta tecnica. La stessa tecnica che trasmettiamo con i nostri corsi standard ma che riteniamo debba essere esercitata nella pratica con l’ausilio di questi percorsi fondamentali.
Qual è l’importanza di accompagnare i giovani in un percorso di responsabilità verso la sicurezza per sé stessi e per gli altri?
È il pilastro fondamentale di tutto il nostro lavoro quotidiano. Ogni anno passano da noi tra i 250 e i 300 ragazzi e per ciascuno di loro avvertiamo la responsabilità di trasferire una formazione idonea non solo all’ottenimento del titolo, ma alla salvaguardia della loro stessa vita. Ogni giorno, nel nostro piccolo, speriamo di poter contribuire alla diminuzione degli incidenti stradali, dove a pagarne maggiormente le spese sono sempre i più giovani. Il corso di guida sicura che proponiamo al termine della formazione standard è il nostro fiore all’occhiello: quando rientriamo da Vallelunga leggiamo negli occhi dei ragazzi un vero e proprio cambio di paradigma. I giovani partono convinti che si tratti di una sorta di gita, ma tornano con delle nuove consapevolezze e un rinnovato senso di responsabilità.
Lavorate su questi temi anche sul vostro territorio?
Sì, anche qui siamo impegnati in percorsi di formazione nelle scuole, perché crediamo che la prima pietra sia da porre proprio nelle prime classi, nelle scuole elementari. Con i più piccoli partiamo dai concetti base della sicurezza stradale e dall’utilizzo delle cinture di sicurezza, perché non passi l’informazione che la si debba usare solo per evitare sanzioni. Ai più grandi, invece, mostriamo i video che Aci ci fornisce e da cui partiamo per approfondire le tematiche tramite il dibattito. Infine, annualmente partecipiamo ad una manifestazione che si svolge a Mola di Bari in memoria di un concittadino che è scomparso a seguito di un incidente stradale e, in quell’occasione, proponiamo i nostri corsi di guida sicura per i giovani.