foto Ansa – Ford
Ford e il partner dell’intelligenza artificiale Argo AI hanno presentato la quarta generazione dei veicoli a guida autonoma, utilizzati nella sperimentazione e nella messa a punto dell’hardware e del software. Costruite sulla piattaforma Escape Hybrid queste auto presentano gli ultimi progressi nella tecnologia di rilevamento e della elaborazione dei dati e incorporano quei componenti che la Casa dell’Ovale Blu definisce ‘vicini al lancio’ nell’ambito dello sviluppo necessario per supportare la commercializzazione. Sulle Ford Escape Hybrid – che debuttano ufficialmente in questi giorni ad Austin, Detroit, Miami, Palo Alto, Pittsburgh e Washington DC – sono dunque presenti molte novità, comprese quelle necessarie per adattare le batterie ad alta tensione del veicolo base alle necessità di energia del sistema di guida autonoma. Presenti diverse novità a livello di sensori, tra cui un Lidar a lungo raggio – con una risoluzione più elevata, rilevamento a 128 ‘raggi’ per fornire un campo visivo a 360 gradi – e nuove telecamere a campo corto e Lidar a corto raggio.
Questi ultimi sensori sorvegliano ciò che è posto frontalmente e lateralmente rispetto al veicolo, mentre un’altra telecamera a corto raggio è rivolta all’indietro e tiene traccia di ciò che accade posteriormente. Nel complesso la suite di rilevamento utilizza Lidar ancora più avanzati, telecamere a risoluzione più elevata e sensori radar più capaci. La combinazione delle nuove e superiori capacità aiuta a migliorare il rilevamento di oggetti fissi e in movimento su tutti i lati, fornendo una copertura negli angoli ciechi, e permettendo di rilevare, ad esempio, un’auto di passaggio o un ciclista in una pista ciclabile vicina.
Altro importante traguardo raggiunto – prestando attenzione anche ai minimi dettagli – è quello dell’affidabilità dei sistemi. Ford e Argo AI hanno risolto, in questo ambito, il problema della pulizia dei sensori sulla base di test eseguiti con i veicoli di prova della generazione precedente. Mantenere i sensori puliti da pioggia, sporco, detriti e persino insetti è molto importante per garantire che i veicoli possano ‘vedere’ meglio il mondo che li circonda in una varietà di condizioni difficili. Allo scopo il team ha sviluppato un sistema ad aria compressa e liquido che mantiene nelle migliori condizioni gli obiettivi delle telecamere e i sensori Lidar. Ed ha aumentato il numero di ugelli spruzzatori e aree di copertura per favorire la velocità di pulizia. (Ansa)