Passione e sicurezza: Mimmo Maselli racconta autoscuola Guidare Acquaviva

Passione, sicurezza e sinergia con l’obiettivo di apportare più supporto possibile ai futuri automobilisti. E’ così che Mimmo Maselli, gestore e istruttore di Autoscuola Guidare Acquaviva, racconta la sua esperienza e il valore aggiunto portato dalla collaborazione con il circuito Ready 2 Go.

Autoscuola Guidare Acquaviva: da quanti anni è attiva sul territorio?

L’autoscuola Guidare nasce ad Altamura nel 2005. Dal 2007 esiste anche ad Acquaviva. Dal 2010 ha solo una sede, quella appunto di Acquaviva che è quella specifica appartenente al network Aci Ready 2 Go.

Come vi siete avvicinati al circuito Aci Ready 2 Go?

Io forse sono tra gli ultimi arrivati in provincia di Bari del network, si tratta di più di un anno. Ho sempre sposato il progetto Ready 2 Go, perché anche di mio facevo già dei corsi di guida anti sbandamento ai ragazzi che frequentavano l’autoscuola. Ho ritenuto opportuno affiliarmi al network perché far parte di un gruppo come quello di Aci è un valore aggiunto.

Ci racconti meglio del rapporto con Aci

Credo tantissimo in questo progetto perché da sempre l’ho portato avanti da solo, adesso che mi sono affiancato al circuito certamente ci credo ancora di più perché sono anche affiancato da un marchio non indifferente. Il marchio Aci è già un valore aggiunto non indifferente. In più sicuramente vanno citati gli strumenti che offre Aci sotto diversi aspetti, vuoi per i corsi di guida sicura che si tengono a Vallelunga, vuoi anche per quanto riguarda il driving test, certamente si tratta di servizi che fanno la differenza rispetto alla classica autoscuola. Non a caso mi sono fatto promotore proprio nel penultimo driving test che si è fatto qui a Bari, al Katrodromo di Cassano. Il primo dopo il lockdown.

Sicurezza al primo posto per entrambi. Può raccontarci di come i ragazzi, soprattutto in un momento storico come questo in cui non si è ancora arginato il numero di vittime sulla strada, affrontano il tema della sicurezza?

Nella mia autoscuola si parla tantissimo di educazione stradale, tant’è che le mie lezioni le vado a finalizzare non solo nella risposta corretta al quiz, ma soprattutto sull’educazione stradale, cercando di concentrarmi molto su questo. I ragazzi sono già improntati nell’affrontare un percorso formativo sulla sicurezza stradale e si aspettano di fare qualcosa di diverso rispetto a quello che semplicemente serve per ottenere la patente. A prova di questo nell’ambito del solito corso aggiungo, oltre ai moduli Aci, anche corsi di primo soccorso o ad esempio incontri con l’esperto.

Può raccontarci qualcosa in più in merito agli “incontri con l’esperto”?

Si tratta di incontri in cui offro l’opportunità ai futuri automobilisti di incontrare esperti  di vario genere, ad esempio l’esperto sul fronte assicurativo o l’esperto degli pneumatici, il quale racconta loro la necessità di montare uno pneumatico nuovo piuttosto che uno pneumatico invernale. Non solo, anche medici che raccontano gli effetti negativi sull’alcool o sulle droghe. I miei ragazzi ormai si aspettano questo. In questo mi aiuta molto la collaborazione con altre associazioni, tra queste “Dico no alla droga” con la quale ci presentiamo anche nelle scuole superiori all’interno delle quali porto dei format, non solo quello di Aci, ma anche format specifici per sensibilizzare ai ragazzi all’uso consapevole dell’alcool.

E’ stato complicato durante il lockdown tenere alta l’attenzione dei ragazzi in un periodo che vi impediva di poter essere presenti fisicamente con le lezioni?

Io ho continuato a fare lezione online a giorni alterni. In relazione alla collaborazione con l’associazione ho ottenuto anche tre webinair con esperti dove c’erano dei ragazzi e abbiamo parlato di alcool e droghe alla guida. In più ho fatto anche un webinair di mio, perché mi occupo anche di fare formazione per altri istruttori per quella che chiamo psicotecnica alla guida. La chiamo così perché è la testa che ci guida fondamentalmente.  Mi sono tenuto attivo sotto questo aspetto utilizzando quelli che sono gli strumenti che si potevano utilizzare. Non ci siamo mai fermati e per i ragazzi è stato un bene perché hanno continuato a sentirsi partecipi di un percorso che, non appena ripreso, non aveva lacune lasciate dal periodo di fermo del lockdown.

Per quanto riguarda il futuro, quali sono gli obiettivi che le piacerebbe portare a termine?

Mi piacerebbe, anche se si sta già realizzando, poter avere maggiormente a disposizione l’autodromo di Binetto. L’Aci ne ha già acquisito la proprietà. Non vedo l’ora che si realizzi quella struttura perché è a due passi, piuttosto che portare i ragazzi a Vallelunga saremo tutti più agevolati nel fare lì le attività supplementari. Vorrei implementare questo: il discorso sulla guida sicura. Mi piacerebbe inoltre farlo personalmente, potendo stare al fianco dei ragazzi nel circuito, piuttosto che lasciarli nelle mani degli istruttori, sarebbe un valore aggiunto per me poterli affiancare anche in questo.

 

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One Comment

  • Complimenti a Mimmo Maselli, dalle sue riposte si denota l’ impegno e la passione che ci mette nel suo lavoro

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