Mobilità, post Coronavirus: tra auto elettriche, infrastrutture smart e sostenibilità

Foto Pixabay

Il futuro della mobilità post Covid si snoderà tra auto elettriche e  infrastrutture smart. E’ quanto emerso in seguito ad alcune riflessioni poste da alcuni esperti del settore.

Non è una novità, nell’esatto momento in cui il lockdown ha bloccato l’Italia e il mondo costringendo moltissima gente a casa, il tema della mobilità, soprattutto quella eco sostenibile, è divenuto uno degli argomenti di discussione più affrontati. Se da una parte c’è una fetta della popolazione che ha ripreso a muoversi normalmente e soprattutto con i propri veicoli personali, dall’altra invece ci sono moltissimi cittadini che preferiscono ancora spostarsi con i mezzi di trasporto.

Due temi, questi ultimi, largamente affrontati dalle istituzioni, soprattutto in merito alle diverse problematiche emerse nel corso di questi mesi. In particolare quelle relative agli spostamenti, tra queste l’inefficienza del trasporto pubblico e l’inquinamento ambientale dovuto dall’uso dei mezzi tradizionali. Temi discussi anche nel resto del mondo.

Da qui la necessità di porre un nuovo accento al discorso della mobilità focalizzando l’attenzione sulla digitalizzazione e sulla creazione di nuove tecnologie con l’obiettivo di migliorare la viabilità e l’impatto ambientale. Sono questi gli assiomi su cui, secondo gli esperti, si dovrà basare il futuro post Covid.

Ad analizzare il contesto italiano, in particolare, una riflessione pubblicata nelle scorse settimane su La Repubblica. All’interno della riflessione si parte da un excursus su quelle che sono le infrastrutture presenti oggi. La maggior parte delle reti stradali sono state realizzate  infatti nel dopoguerra e, ad oggi, sono quasi tutte al raggiungimento della fine del loro ciclo di vita. Si tratta dunque di strutture vetuste che però, non possono essere smaltite, motivo per cui, gli stessi esperti si sono posti una domanda: ripartire da zero o concentrarsi sulle manutenzioni?

E’ da questo che, secondo gli esperti, bisogna cominciare a muoversi per costruire il futuro della mobilità, soprattutto dopo il periodo di emergenza sanitaria che ha permesso di far emergere diverse lacune latenti riguardanti la mobilità in Italia.

Secondo gli esperti, servirebbe, in particolare, trovare un percorso comune tra il vecchio e il nuovo che unisca entrambe le questioni bilanciandone gli equilibri.  Il futuro della mobilità, dunque, non può prescindere dal passato. Serve però applicare a quanto già presente tecnologie innovative affinché la mobilità del futuro,  non solo sia sostenibile, ma anche smart.

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