Secondo un rapporto elaborato dal Centro Studi Continental a partire da dati Aci, il parco auto circolante sul territorio nazionale è tra i più anziani d’Europa. In particolare, protagonisti di questa fotografia sono gli autocarri italiani per il trasporto merci, di cui il 66,9% è stato immatricolato fino all’anno 2009. Solo un terzo dei mezzi di questa categoria, dunque, è stato immatricolato negli ultimi 10 anni.
Scendendo nel dettaglio dei dati relativi alle regioni d’Italia, emerge che la Calabria detiene il primato negativo dell’85,3% di autocarri che, sul totale del parco circolante, è stato immatricolato fino al 2009. Segue la Sicilia, con l’82,7%, la Sardegna con l’80,9%, la Basilicata con il 79,8% e la Campania con il 78,8%. Anche le posizioni successive della graduatoria sono occupate da regioni del Sud Italia. In generale, quindi, si può dire che la percentuale di autocarri vecchi ancora in circolazione è maggiore nel Mezzogiorno d’Italia piuttosto che nelle altre zone dello stivale.
Situazione, questa, che deriva in larga parte dalla forte contrazione dei volumi delle immatricolazioni di veicoli nuovi che ha contraddistinto gli ultimi anni a causa della crisi economica. Contrazione, quest’ultima, che è proseguita anche nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus e che ha, in questo modo, contribuito a determinare l’invecchiamento del parco circolante.