Foto Virgilio Motori
Auto elettriche, tempi maturi per il “boom” in Europa. E’ quanto dichiarato dalla commissaria europea ai Trasporti, Adina-Loana Vãlean.
Già lo scorso 9 dicembre, Vãlean, aveva presentato una strategia europea per una mobilità più sostenibile. Meno di una settimana fa, la commissaria è tornata sul tema spiegando, in un editoriale per Eurocomunicazione, il modo in cui l’Europa ha intenzione di favorire la diffusione delle nuove tecnologie. Obiettivo, rendere le nuove tecnologie strumenti efficaci nel tentativo di aprire una nuova era sul fronte della mobilità, era per cui, l’Europa, ha sottolineato la commissaria, è ormai pronta.
“Dobbiamo ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90% entro il 2050. Per la stessa data i combustibili rinnovabili e a basse emissioni di carbonio dovranno rappresentare il 60% del totale nel trasporto aereo e l’80% nel trasporto marittimo – ha scritto la commissaria – Dobbiamo anche risolvere il problema del traffico nelle nostre città, che continuano a crescere e ad espandersi. Abbiamo bisogno di un sistema dei trasporti più sicuro, più affidabile, più pulito e più accessibile”.
Tra le sfide, infatti, vi è proprio la necessità di combinare alcuni elementi affinché le tecnologie decollino, tra queste le dinamiche di mercato, il quadro normativo, il comportamento dei consumatori e la disponibilità dei finanziamenti. Secondo la Commissione, in particolare, il primo passo per portare a termine tutti questi obiettivi è passare da un sistema di mobilità focalizzato sulla proprietà dell’auto ad un modello “multimodale”.
“Dovremmo poter acquistare biglietti per un viaggio multimodale, beneficiare di opzioni di pagamento interoperabili e vedere i vari servizi di trasporto integrati in un unico servizio accessibile su richiesta – ha commentato ancora la commissaria – Per le auto elettriche, specifica Vãlean, “i tempi sono ormai maturi: il 10% di tutte le automobili nuove acquistate tra luglio e settembre di quest’anno erano elettriche, contro il 3% circa dello scorso anno”.
Non mancano però gli ostacoli, tra questi, la necessità di trovare diffusione più rapida e capillare, al mercato. Secondo la commissione infatti serve tempo affinché i cittadini accettino le buone tecnologie facendo propria l’abitudine della mobilità sostenibile. “Come politici – ha concluso Vãlean- Abbiamo il dovere di preparare le giuste condizioni per far sì che i nostri cittadini traggano vantaggio dalle nuove tecnologie in tempi rapidi”.