Secondo le analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nei primi sei mesi del 2020, i valori immobiliari dei box e dei posti auto hanno registrato una contrazione rispettivamente dello 0,8% e dell’1,5%.
Questo trend sembra quindi rispecchiare quello che sta accadendo sul mercato delle abitazioni come testimoniano anche i dati dell’Agenzia delle Entrate che segnalano, nello stesso arco temporale, una diminuzione delle compravendite dei box del 21,3% a livello nazionale e del 24,8% nelle metropoli. Bari però va in controtendenza: mentre i prezzi dei box restano invariati, in aumento quelli dei posti auto.
VARIAZIONE PERCENTUALE DEI PREZZI – I semestre 2020 | ||
Città | Box | Posti auto |
Bari | 0,0 | 1,8 |
Bologna | 1,0 | -1,7 |
Firenze | -1,3 | -0,9 |
Genova | -1,7 | -3,0 |
Milano | -1,0 | -1,1 |
Napoli | -0,4 | -3,2 |
Palermo | -0,9 | -2,7 |
Roma | -0,9 | -1,7 |
Torino | -0,9 | -2,3 |
Verona | -1,9 | 0,2 |
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa |
Possiamo osservare anche i dati quartiere per quartiere. Dalla tabella si nota come i box e posti auto più costosi si ritrovano ovviamente nel Murattiano. Seguono Poggiofranco, Picone, San Pasquale, Carrassi e Palese e Santo Spirito.
L’analisi delle informazioni raccolte presso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete mostra che il 68,2% delle operazioni sono state finalizzate all’acquisto mentre il 31,8 % sono operazioni di locazione.
La discreta percentuale di chi decide di affittare un box determina che tra gli acquirenti ci sia una buona componente (48,6%) che acquista con la finalità di mettere a reddito l’immobile; anche se prevale l’utilizzo proprio. Tra i vantaggi del box c’è sicuramente una maggiore facilità di gestione rispetto all’abitazione.