Nella provincia di Bari ma già al confine con il brindisimo, sorge uno dei borghi più belli d’Italia: Locorotondo. Un comune ha avuto molti nomi prima di quello attuale, a partire da Casale San Giorgio (in onore del santo patrono), che fu poi cambiato in Casale Rotondo, successivamente in Luogorotondo e, solo nel 1834 in Locorotondo. Il toponimo richiama la caratteristica forma del centro storico, un insieme di piccole case bianche disposte su anelli concentrici. Diviso in numerosissime frazioni, addirittura 138, si caratterizza per una particolare pianta circolare, appunto, grazie a cui il comune è stato riconosciuto Bandiera Arancione dal Touring Club per l’armonia delle forme e la fruibilità del centro storico: qui è facile perdersi tra le viuzze lastricate, caratterizzate da casupole candide, dagli eleganti portali e dai balconi fioriti. Ma anche dalle piccole case dalla forma geometrica regolare e dal tetto spiovente che, insieme ai trulli, sono tipiche dell’abitato e prendono il nome di “cummerse”.
Locorotondo sorge sull’altopiano delle Murge dei Trulli, nel cuore della Valle d’Itria a meno di 10 chilometri da Alberobello. Si presenta con l’immagine caratteristica della distesa di case bianche dove svettano i campanili delle tante chiese. La Chiesa dell’Addolorata, che conserva diverse statue di legno che raffigurano l’Addolorata, la Madonna della Croce e Cristo risorto; la piccola Chiesa dello Spirito Santo, del Seicento, ospita la statua di Sant’Antonio da Padova, oggi venerata per la ricorrenza del Santo: con la sua facciata piuttosto semplice è coronata da un campanile a vela ed impreziosita da un piccolo rosone sulla facciata.
Nella semplice chiesa di San Nicola, si possono ammirare pregevoli affreschi sulla vita e i miracoli di San Nicola di Mira. Interessante è la ricca cupola, dove spiccano cherubini festanti, e alcuni bassi rilievi in pietra più antichi della chiesa. A caratterizzare la Chiesa Madonna della Greca è la tipica copertura a cummerse dove a spiccare è il portale interno con un rosone traforato. La Chiesa Madre è dedicata a San Giorgio, patrono della città, con l’attuale edificio iniziato nel 1790 e concluso nel 1825 sulla stessa area dove in passato erano state edificate altre due chiese intitolate allo stesso santo. La facciata è in stile neoclassico e sul timpano si può ammirare una raffigurazione in rilievo di San Giorgio con il drago al centro e ai due angoli in basso le statue di San Pietro e San Paolo. Il campanile è alto 47 metri mentre all’interno la cupola centrale 35.
Nel tour architettonico di Locorotondo da non perdere è la visita alla Torre dell’Orologio, risalente al Settecento, che anticamente era utilizzata come sede universitaria: vi venne sistemato l’orologio che un tempo adornava il campanile della Chiesa Madre di San Giorgio. La Torre venne abbellita in seguito alla sua realizzazione, con la costruzione di un colonnato circolare nella parte superiore. Sorge accanto al barocco Palazzo Morelli e al Palazzo Comunale, attualmente adibito a Biblioteca Civica. Per una vista mozzafiato basta affacciarsi dalla terrazza panoramica che fa spaziare lo sguardo sull’intera Valle d’Itria con all’orizzonte le città di Martina Franca e Cisternino. Una curiosità riguarda la contrada Marziolla, dove si trova il più antico trullo pugliese, che risale al 1509.