foto pixabay
In Francia è stato adottato il disegno di legge ‘Climate & Resilience’ che, dopo mesi di richieste, dibattiti e revisioni, con l’articolo 4 pone uno stop, a partire dalla seconda metà del 2022, della pubblicità sui combustibili fossili, come benzina, gasolio e altri derivati di origine estrattiva come il metano. Si tratta di un primo intervento in questo senso, a cui seguirà dal 2028 anche il divieto di promuovere attraverso i canali pubblicitari i veicoli più inquinanti, che con tutta probabilità saranno quelli per cui è già stato deciso lo stop della vendita dopo il primo gennaio 2030. Si tratta di quelli che sono omologati, secondo gli standard WLTP, con emissioni di CO2 superiori a 123 g/km.
Queste decisioni – comunicate il 20 luglio da Ministero della Transizione Ecologica – stanno creando non poche preoccupazioni in Francia, non solo perché nel comparto della pubblicità i settori merceologici interessati rappresentano due veri ‘colossi’ degli investimenti e quindi del fatturato dei media, ma anche perché finiranno per generare effetti collaterali egualmente rilevanti, ad esempio a livello di sponsorizzazioni. Altra novità introdotta dalla legge ‘Climate & Resilience’ è l’obbligo di indicare l’impatto climatico dei prodotti negli annunci pubblicitari, con applicazione immediata nei settori dell’automotive e degli elettrodomestici.
(Foto: Pixabay)
