Obbligo dell’uso del casco per tutti i conducenti, siano essi minorenni o maggiorenni e obbligo di assicurazione per i monopattini con più di 300 watt. Sono solo alcune delle proposte che il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha presentato ieri in commissione Trasporti alla Camera, nell’ambito dell’esame della proposta di legge sulla circolazione dei monopattini. Tra le proposte anche una targhetta di identificazione e un regime di omologazione per i mezzi.
“I monopattini – ha spiegato Sticchi Damiani – hanno caratteristiche che aumentano la pericolosità’ rispetto alle bici, come il baricentro più alto e le ruote più piccole e instabili”. In particolare, la prima proposta è quella di dotare tutti i monopattini di un regime di omologazione” perché, sottolinea Damiani, “non possiamo rilasciare a chiunque costruisca dei monopattini le regole” che permettono poi al mezzo di poter circolare. Per Sticchi Damiani “la logica conseguenza è l’introduzione di una targhetta di identificazione da concordare con il ministero delle Infrastrutture perchè poi si possano trovare delle start up che si basano su blockchain per definire i database sia per bici che monopattini” – ha sottolineato.
Secondo il presidente dell’Aci l’obbligo del casco non dovrebbe riguardare solo i minorenni, ma includere anche i maggiorenni. In tal senso, condivide la proposta del deputato di Fi Roberto Rosso, primo firmatario della proposta di legge, dell’uso di bretelle e giubbotto catarifrangente. Quanto all’obbligo di assicurazione, ha specificato “lo riteniamo necessario per i monopattini che vanno oltre i 25 km all’ora quindi per quelli con più di 300 watt. Riteniamo che se ci fossero le polizze assicurative per tutti sarebbe eccezionale. A monte di questa proposta non ci sarebbe soltanto la questione velocità, ma anche quella dei comportamenti su strada. “La Polizia municipale – sottolinea ancora – dovrebbe sanzionare di più”
Tra le altre questioni sollevate da Damiani c’è poi il capitolo formazione. “Non possiamo immaginare – ha sottolineato nel corso dell’audizione – che chiunque lo compri e si metta a circolare senza aver avuto nessun tipo di nozione, non solo sull’uso del monopattino ma soprattutto sulle regole di circolazione. Il rischio maggiore non è solo che il conduttore si faccia male, cosa che dobbiamo evitare, ma che faccia male ai pedoni. L’utenza più vulnerabile”. Da qui nasce dunque la proposta di fare formazione sia nelle scuole secondarie di secondo grado, sia nelle università e nelle autoscuole “in modo da rilasciare una sorta di patentino che garantirebbe che almeno le nozioni principali sulla circolazione siano state acquisite”. “Siamo pronti anche a predisporre dei moduli formativi e informativi da inserire sia nella formazione scolastica che nei programmi di rilascio della patente”. Ma non solo, rispetto alla proposta di Rosso, che prevede l’uso solo per chi ha compiuto i 18 anni, l’Aci propone anche di allargare la fascia d’età così che anche i 14enni possano guidare i monopattini.
Sticchi Damiani è poi intervenuto sui limiti di percorrenza e sulla velocità. “Siamo contrari – precisa il presidente Aci – a limitare l’uso del monopattino nelle sole strade a 30km all’ora. E’ una norma prudenziale che capiamo, però in Italia, salvo rarissimi casi, non abbiamo una vera pianificazione della mobilità urbana. Quanto invece al divieto di circolazione notturna, questo potrebbe essere superato purché ci sia il giubbotto catarifrangente e il casco. D’accordo sul divieto si sosta sui marciapiedi perché si inciampa. I marciapiedi devono essere lasciati ai pedoni” – ha specificato Sticchi Damiani. Secondo Damiani, infine, devono essere i gestori delle attività di sharing a “individuare delle zone di rilascio posizionate in maniera non ingombrante per i pedoni”.