Intelligenza artificiale: la casa cinese Baidu presenta il primo “Robo-Taxi” completamente autonomo

Un mezzo privo di volante e di pedali, il cui chip è in grado di svolgere tutte le operazioni e rendere l’auto totalmente autonoma. Si tratta del primo “Robo-taxi”, programmato dalla casa cinese Baidu che, nel corso dell’evento “Baidu World” ha annunciato la sua svolta per il settore dell’automazione alla guida.

Questo chip di seconda generazione – che sarebbe già entrato in produzione – si chiama Kunlun 2 e consentirebbe alla vetture di gestirsi totalmente in autonomia grazie a una capacità di calcolo superiore addirittura del triplo rispetto al predecessore. Tutto questo montato a bordo di un prototipo di robotaxi che ha portato sul palco dell’evento in Cina il ceo di Baidu Robin Li: si tratta di una vettura sperimentale con portiere dotate di apertura ad ali di gabbiano e sulla quale non ci sono i classici comandi, sostituiti da un grande schermo curvo intelligente e un pad di controllo.

Il nuovo Robo-Taxi presenta sedili sono “a gravità zero”, che permettono una postura naturale che riduce al minimo lo stress su ossa e articolazioni per raggiungere la posizione neutrale della colonna vertebrale. Durante la dimostrazione nel corso dell’evento “Baidu World, l’auto ha superato diversi ostacoli, effettuato manovre come un’inversione  U e cambiato diverse volte direzione, il tutto senza alcun intervento a bordo. Non è stata fornita nessuna data per il rilascio della vettura.

Per sviluppare la sua “robocar”, Baidu ha impiegato più di 8 anni, con un vantaggio nella corsa allo sviluppo di auto a guida autonoma che consiste nella sua piattaforma “Apollo”, che è open source: decine di case automobilistiche globali, fornitori di componenti automobilistici e aziende tecnologiche hanno aderito al programma, facilitando così i piani per la produzione di massa delle auto. Secondo la società cinese, la tecnologia utilizzata per costruire un veicolo autonomo è meno importante dell’infrastruttura intelligente a cui è collegato.

(Foto: l’automobile.aci.it)

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