Connettere digitalmente i mezzi pesanti tra loro. E’ l’obiettivo del laboratorio che sta prendendo forma al Traforo del Monte Blanco, tunnel autostradale che collega in particolare Courmayeur, in Valle d’Aosta, a Chamonix, nel dipartimento francese dell’Alta Savoia. Obiettivo, sviluppare il Platooning: è questo il nome della tecnologia, non ancora diffusa in Europa, che in futuro non lontanissimo potrebbe permettere di connettere i mezzi pesanti tra loro, in modo che uno dei veicoli del gruppo “guidi” al posto degli altri membri.
I primi lavori per rendere possibile la sperimentazione sono iniziati lo scorso 21 giugno. In quell’occasione si sono tenute le prime opere di manutenzione con interruzione totale della circolazione che hanno permesso di realizzare un intervento sull’impianto di radiocomunicazione. “Questa fase essenziale consentirà in un secondo tempo di immettere dei segnali alla frequenza dedicata al Platooning al fine di testarne la corretta propagazione” – hanno spiegato dal Geie Tmb, Gruppo Europeo che gestisce il tunnel nel quale prenderà vita il laboratorio sperimentale.
Secondo i gestori del traforo che attraversa, in particolare, la cima più alta d’Europa, il Platooning “potrebbe ridurre il rischio di incidente in galleria, affidando la guida di più mezzi pesanti a un solo conducente”. Ma non solo. Questa tecnologia, il cui nome prende spunto dal filosofo Platone, mediante un collegamento digitale tra i veicoli consentirebbe anche di ottimizzare il tempo inter-veicolare. Questo sistema eliminerà, di fatto, il tempo di reazione dei conducenti che seguolo il veicolo pilota.
Tra le altre cose, questa tecnologia, permetterà inoltre di ottenere un’ottimizzazione dei tempi di attesa alle stazioni di pedaggio, con una riduzione del consumo di carburante dei mezzi inseriti nella colonna di viaggio. Obiettivo, spiegano ancora dal Geie-Tmb “fornire a partire dal 2022 un apporto tecnologico chiave, che contribuirà entro 3 anni a rendere il Platooning una realtà sulla rete europea, anche nelle gallerie”.
Il Geie-Tmb si occuperà di finanziare e coordinare i test di telecomunicazone all’interno del traforo attraverso la collaborazione di partner, tra questi la See Teelcom, la Syntony, il raggruppamento di autotrasportatori transalpini Ecotrans e lo European Truck Platooning Challenge in collegamento con le attività del consorzio Ensemble, progetto europeo sovvenzionato nell’ambito di H2020. Per vedere i primi risultati sarà necessario attendere ancora un po’ di tempo. Intanto però, si fa sempre più concreta la speranza che tecnologie di questo tipo possano rendere maggiormente sicuri i viaggi dei mezzi pesanti, contribuendo a ottimizzare anche moltissimi altri aspetti strettamente collegati al settore.