L’Unione nazionale dei rappresentanti degli autoveicoli esteri (Unrae) si è espressa positivamente nei confronti della decisione del governo di rifinanziare l’Ecobonus previsto per le autovetture elettriche e ibride plug-in con emissioni da 0 a 60 g/km di CO2.
Dopo il celere esaurimento dei fondi e le numerose richieste da parte dei protagonisti del settore, il rifinanziamento della misura è stato inserito nel DL Infrastrutture, che è stato approvato negli scorsi giorni dal Consiglio dei ministri proprio in accoglimento dell’appello avanzato da Unrae e dalle altre associazioni del settore.
Così come – ricorda Unrae – è stato accolto anche il più volte sollecitato provvedimento di proroga dei termini temporali per poter usufruire degli incentivi, prevedendo come data ultima il 30 giugno 2022 (anziché il 31 dicembre 2021). È sicuramente un segnale importante ed una risposta tempestiva data dal Governo alle nostre istanze – ha commentato il presidente dell’Unrae Michele Crisci – ma si tratta di una soluzione tampone che non riesce a superare la logica emergenziale e che rivela la mancanza di una visione strategica sul tema della riconversione dell’auto e della mobilità, allontanando l’obiettivo di favorire il rinnovo del parco circolante”.
E in effetti, i nuovi incentivi costituiscono una necessaria boccata d’aria per il mercato dell’auto, destinata però ad esaurirsi in pochi giorni, visto l’ammontare complessivo del fondo.