Turismo, dalla storia agli scorci mozzafiato. Ecco Alberobello: la “Capitale dei trulli”

Quando si viaggia verso la Puglia si pensa subito al mare, ma il tacco d’Italia ha moltissimi luoghi caratteristici situati nell’entroterra ricchi di scorci meravigliosi da offrire. Tra questi non si può non citare Alberobello, conosciuta anche come la “capitale dei trulli”. Si tratta di un borgo noto soprattutto per le costruzioni bianche dalla forma conica in pietra. Nel quartiere storico collinare, chiamato anche Rione Monti, ce ne sono a centinaia.

L’unicità architettonica e l’importanza storica di questo Comune ha reso possibile anche un riconoscimento dall’Unesco: Alberobello è Patrimonio dell’Umanità dal 1996 ed è, inoltre, uno dei Borghi tra i più belli d’Italia. La sua storia ha radici lontane, lo dimostrano i trulli. I più antichi risalgono infatti al XIV secolo. E’ proprio in questo periodo che la terra, inizialmente disabitata, iniziò a popolarsi con l’assegnazione al primo conte di Conversano Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona. Fu lui a decidere di introdurre dal feudo di Noci alcune famiglie di contadini. Con il tempo, sorsero poi insediamenti rurali che diventarono pian piano veri e propri villaggi dando vita al borgo suggestivo e ricco di dettagli che conosciamo oggi.

Tappe importantissime, una volta giunti ad Alberobello, sono sicuramente le vie del distretto Rione Monti. In totale, al suo interno, ci sono 1030 trulli. Qui sorgono trulli di ogni tipo, tra questi quelli Siamesi, uniti sulla sommità, ma non solo. Il consiglio è quello di perdersi tra le vie, lasciando alle strade il compito di guidare il visitatore che, indubbiamente, si lascerà trasportare dalla particolarità di ogni dettaglio, compresi i negozietti e le botteghe artigiane con prodotti locali, artistici e non, tipici del luogo.

Una volta al Rione Monti non si può non raggiungere il punto più alto, lì si potrà godere di un panorama mozzafiato che permetterà di guardare Alberobello con uno scorcio che rimanderà quasi alle fiabe. Consigliamo di soffermarsi specialmente al tramonto e perché no, se si è fortunati, anche in caso di neve. Un altro punto da visitare è il Rione Aia Piccola, zona in cui ci sono 400 trulli. Qui sarà possibile visitare il Trullo Sovrano, caratteristico perché a due piani. Si tratta di una casa museo con ingresso a pagamento.

Il consiglio, per quanto riguarda Alberobello, è sia quello di prenotare una visita guidata per poter conoscere a fondo i dettagli del luogo, sia quello di lasciarsi trasportare immergendosi nelle vie che saranno capaci di raccontare, visivamente, le tradizioni, le radici, ma anche il presente di un luogo che difende con minuziosa attenzione la sua identità storica  caratterizzata da tipicità impossibili da trovare altrove.

Leggi il precedente

Mobilità e guida notturna, i consigli per viaggiare in sicurezza

Leggi il successivo

Mobilità, la pandemia ha modificato le abitudini alla guida di un italiano su tre

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *