Tradizioni popolari, folklore, ma anche tanta arte e storia. E’ quello che si percepisce non appena si mette piede a Spinazzola, uno dei comuni della sesta provincia pugliese, la Bat, situato ai margini della Murgia e al confine con la Basilicata.
Culture e radici differenti che si mescolano tra loro conferendo unicità al paesaggio. Spinazzola, in particolare, è situata a circa 435 metri sul livello del mare, su un territorio collinare esteso per circa 23 chilometri di lunghezza e 9 di larghezza. A Spinazzola, sembrerà di tornare indietro nel tempo, senza dimenticare le avanguardie del presente. Qui sarà possibile infatti osservare la maestria della coltivazione dei cereali, ma anche la minuziosa attenzione nei confronti delle attività di artigianato, soprattutto del settore tessile-manufatturiero, in cui conoscenze antiche si uniscono alle tecniche moderne.
Spinazzola, in particolare, era in origine una “statio” romana, ovvero un luogo in cui erano soliti sostare i soldati della regione romana diretti verso luoghi di guerra. In passato era chiamata “Oppidum Pini” per via della presenza, nel suo territorio, di un grosso pino. E’ proprio qui che nel tempo si è sviluppato il primo insediamento, poi emigrato verso l’interno. Saccheggiata diverse volte da barbari, la popolazione fu costretta a rifugiarsi nella località Ulmeta, dove ci sono i resti in rovina di quello che un tempo fu un edificio fortificato, il castello, situato in posizione strategica.
Oggi, a fare da contraltare alla modernità che sta pian piano prendendo il sopravvento, c’è la parte più antica del paese che conserva ancora il fascino risalente al medioevo. E’ a pianta pentagonale e si sviluppa sullo sperone della collina che si affaccia proprio sulla valle Ulmeta. Qui sarà possibile perdersi nel borgo incontrando le chiese, ma anche monumenti storici e naturali, tra cui una quercia secolare, di circa 500 anni, in località Macinali.
Da non perdere il castello, innalzato intorno al IX secolo per difendersi contro gli attacchi di Saraceni, Ungari e Greci, purtroppo distrutto definitivamente nel 1937. Ci sono solo alcuni resti, che però, soprattutto per gli amanti della storia, sono preziosi reperti di un passato che ha riguardato la terra pugliese. Spinazzola però è capace di sorprendere soprattutto per le tradizioni popolari. Sono moltissime infatti le feste che i residenti, ma anche i turisti, vivono fino in fondo nel tentativo di lasciare intatte le tracce del tempo. Tra queste quelle religiose, ma anche la sagra del vino caldo e delle pettole a vento.
Per giorni il borgo si veste a festa accogliendo chiunque con sentimento di amicizia, fratellanza e un’aria che, oltre a regalare odori delle pietanze tipiche del luogo, sa regalare “festa” e gioia anche nei giorni in cui le sagre finiscono. Il periodo migliore per visitare Spinazzola è infatti proprio quello delle festività, in cui sarà possibile immergersi totalmente nella cultura del luogo.