Dal fascino della natura a quello del mistero. Non è difficile, per chi sceglie di mettersi in viaggio in Italia, imbattersi in luoghi, soprattutto borghi, ricchi di storie antiche, a volte cariche di racconti con misteri ancora irrisolti. Ce ne sono alcuni che però, più di altri trattengono segreti e leggende curiose. Si tratta, in particolare di castelli, palazzi, grotte, porte, tombe e ancora città sotterranee e villaggi fantasma. Solo alcuni dei luoghi sparsi in tutta la penisola, in particolare da Nord a Sud, che hanno ancora oggi origini misteriose e sono stati, di fatto, teatro di eventi inspiegabili. Che si tratti di storia, miti o semplice suggestione, vale la pena inoltrarsi e visitare questi luoghi ricchi di fascino. Ecco qui una lista di quelli che vale la pena visitare almeno una volta.
Il primo assolutamente da non perdere è l’orto botanico di Lucca. In questo luogo, un tempo di proprietà di una nobildonna del luogo, oggi ricco di natura rigogliosa, si sono susseguite diverse leggende. Tra queste, quella ancora in voga oggi, riguarda proprio l’ex proprietaria, il cui volto, si narra, si mostra nelle notti di luna piena all’interno del lago. La leggenda narra di una donna che, ossessionata dalla sua bellezza, decise di vendere la sua anima al diavolo in cambio di altri anni di giovinezza.
Spostandoci verso la Liguria c’è poi il villaggio delle streghe, situato nel Borgo di Triora. Qui, nel 1587 si verificò una carestia che durò più di due anni, come presunte responsabili furono individuate alcune donne. Queste ultime si inoltravano spesso di notte in gruppo raggiungendo un luogo chiamato “Cabotina”. Questo atteggiamento ai tempi destò non pochi sospetti, così, circa 300 donne, furono arrestate con l’accusa di stregoneria. Tutte le donne vennero processate, molte di esse subirono anche diverse torture. Oggi a Triora si trova un museo dedicato alla loro memoria. Si tratta di un borgo suggestivo, in cui aleggia nell’aria ancora oggi questa storia di cui si ha memoria nel tentativo di non dimenticare e non ripetere mai più le atrocità commesse in passato.
Spostandoci a Venezia c’è poi il Palazzo di Ca’Dario. Si tratta di un edificio costruito sulle sponde del Canal Grande nel XV secolo. La leggenda narra che chiunque ne entri in possesso debba perdere la vita. Per questa ragione è conosciuto anche col nome di “casa senza ritorno”. Nel corso degli anni, tutti i proprietari dell’edificio che si susseguirono, persero la vita in modalità misteriose. Il palazzo, nonostante questa leggenda cupa, si presenta come una meravigliosa struttura tipica del luogo. Sempre verso il Nord c’è poi Torino, in particolare le grotte alchemiche. Siamo più precisamente sotto il livello del suolo dove, narra la leggenda, si trovano delle vere e proprie porte per dimensioni parallele lì dove un tempo, più precisamente nel XIV secolo, si trovavano antichi passaggi sotterranei segreti. In realtà, non è possibile conoscere la reale ubicazione delle grotte alchemiche, la loro posizione esatta è misteriosa. Al mondo, narra sempre la leggenda, sono soltanto tre le persone che conoscono esattamente il luogo esatto in cui si trovano. Le possibili collocazioni sarebbero tre: nei sotterranei del Palazzo Reale di Torino, in quelli di Piazza Castello e di Palazzo Madama.
Spostiamoci per un attimo al Sud, in particolare a Palermo. Qui troveremo le catacombe dei cappuccini, un altro luogo avvolto da un alone di mistero. E’, indubbiamente, un luogo inquietante. Al principio doveva essere solo la cripta dei monaci del monastero, poi però ha ospitato oltre 8mila mummie e scheletri situati lungo i corridoi e le nicchie scavate nelle pareti. Qui tanti visitatori hanno affermato di aver ascoltato sussurri, fischi, ma non solo. Alcuni hanno anche raccontato di aver ritrovato gli scheletri spostati. Si tratta probabilmente di un fenomeno realizzato ad hoc proprio per impressionare i visitatori e spingerli a far crescere l’alone di mistero. Vale la pena però andare a scoprirlo di persona.
Spostiamoci adesso verso Ancona, più nello specifico nella provincia marchigiana. Qui sarà possibile far visita ad un luogo nascosto in cui si trova un labirinto sotterraneo che collega le città sottosuolo di Camerano e Osimo. I sotterranei ospitano cripte, alloggi risalenti all’epoca paleocristiana e sculture di divinità pagane e simboli esoterici che ancora oggi incuriosiscono molti visitatori. In particolare sono 88 le grotte collocate su diversi livelli di profondità sotterranea che formano una vera e propria città con passaggi segreti e nove chilometri, in totale, da esplorare alla scoperta dei segreti. Tra questi spiccano quelli dei Cavalieri di Malta e dei Templari che erano soliti radunarsi in questo luogo per i riti di iniziazione.
Nella capitale romana, più precisamente in piazza Vittorio Emanuele, si trova un altro luogo sul quale aleggiano moltissime storie misteriose. Si tratta di quella che è state definita una vera e propria Porta Magica, conosciuta anche come Porta Alchemica o Porta dei Cieli. Unica rimasta delle cinque porte della villa, la Porta Alchemica è ricca di statue e simboli esoterici fatti incidere nello specifico sui frontoni e sulle cornici. Ancora oggi non si conosce il significato di quei simboli fortemente voluti dal proprietario. La leggenda narra che in questa villa si recò un pellegrino alla ricerca di una miracolosa erba in grado di generare oro, l’uomo però scomparve misteriosamente lasciando all’ingresso della porta tre pagliuzze d’oro e delle iscrizioni indecifrabili.
Infine, a Venezia, c’è l’isola di Poveglia. Chiusa ai turisti e con la fama di “Isola proibita”, la leggenda narra che per via della maledizione di una strega la gente fu portata a volerla abbandonare, rendendola di fatto, ancora oggi, disabitato. L’isola venne prima venne utilizzata come luogo di sepoltura e quarantena di massa durante le pestilenze, poi fu trasformata in un ospedale per malati di mente. Insomma, lungo le vie dell’Italia, è possibile perdersi tra arte, cultura, ma anche miti e leggende, con l’opportunità non solo di assaporare pietanze gustose durante il percorso, ma anche di conoscere la storia e le radici dei popoli che hanno vissuto ben prima di quelli attuali.