Auto, in frenata mercato elettriche: troppi dubbi e incertezze. Lo studio

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Il mercato delle auto elettriche in Italia è in frenata. È quanto emerso da una ricerca condotta da Aretè, azienda specializzata in consulenza strategica, secondo la quale, pesano i costi, percepiti ancora come troppo alti e la scarsa conoscenza delle tecnologie. La ricerca, in particolare, è stata condotta nel mese di ottobre con l’obiettivo di indagare in maniera diretta la conoscenza della propensione alla mobilità elettrica da parte dei cittadini. L’indagine, più nello specifico, ha verificato sul campo alcuni indicatori che rivelano gli attuali consumi di mobilità degli italiani. Secondo i dati, l’88% degli intervistati utilizza una vettura con motore termico, ma cresce la quota di automobilisti che si affidano a soluzioni alternative, tra queste l’ibrido, scelto dal 9% e il full electric, scelto dal 2%.

Ad oggi, sei italiani su 10 non hanno mai utilizzato, ne provato una vettura elettrica. Tra quelli che l’hanno testata, l’87% esprime un giudizio positivo apprezzandone in particolare la silenziosità, la tecnologia di bordo e l’uso in città. Solo il 13% ha riscontrato invece criticità alla guida. Ad oggi, secondo quanto rilevato, pesano sulla scelta degli italiani l’inasprirsi della crisi economica ed energetica: a marzo l’87% del campione si diceva intenzionato ad acquistare un’auto elettrica in futuro, oggi la percentuale è scesa al 63%. Le ragioni che spingono i cittadini a scegliere le elettriche sono principalmente economiche, ma anche ambientali. Tra gli scettici spicca la sfiducia nei confronti dell’autonomia delle batterie e la diffidenza verso la tecnologia.

In media, i cittadini, sono disposti a pagare meno di 30mila euro per un’auto elettrica. Dato che spiega chiaramente perché la diffusione di questi veicoli tende a decollare in Italia. Limitazioni che sono spiegate, secondo i dati, anche dalla confusione intorno al tema: quasi la metà degli italiani (45%), ritiene che lo scenario fissato dagli obiettivi europei, non si realizzerà. “I dati della nuova ricerca – ha spiegato Massimo Ghenzer, presidente di Aretè – testimoniano un significativo interesse per le auto elettrificate, al quale però non corrisponde un adeguato aumento della conoscenza circa le caratteristiche di questi prodotti. A prevalere è ancora la confusione che genera incertezza nella scelta del veicolo più adatto alle proprie esigenze. Serve oggi un nuovo sforzo da parte delle case automobilistiche per riuscire a comunicare in modo efficace le nuove motorizzazioni e, contestualmente, è necessario fare chiarezza su alcuni aspetti critici, come i punti di ricarica, il costo della ricarica, la reale durata delle batterie e la produzione di energia da fonti rinnovabili” – ha concluso.

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