Le foto spia sono così chiamate in gergo perché verrebbero scattate ad insaputa di case costruttrici e collaudatori che preventivamente si cautelerebbero coprendo con delle maschere le parti cruciali del design dell’auto. Sveleranno solo una parte delle linee di una nuova vettura. Si tratta di foto che dovrebbero far ipotizzare che la casa costruttrice non sappia nulla di tali scatti e che il fotografo sia stato talmente abile da scovare in quale parte del mondo una casa costruttrice ha deciso di provare una nuova auto… Sono foto che devono far percepire l’alone di mistero nei confronti di un oggetto di cui tutti vogliono parlare, vogliono sapere, vogliono vedere. Sono foto che devono far pensare che a tutti interessi cosa c’è sotto quelle maschere scure che coprono le linee future del nuovo prodotto della casa.
In realtà a ben pochi interesserebbe sapere se ci sia o meno in previsione la costruzione di una nuova berlina o una piccola utilitaria, ecc… Così si gioca sul contrario. Si tenta di far pensare che tutti siano interessati ma che la cosa debba rimanere un segreto. In questo modo le case costruttrici possono farsi pubblicità apparendo come coloro ai quali sono stati rubati degli scatti importanti e segreti. In alcuni casi le foto spia sono vere. Questi casi si ritrovano ad esempio quando si sta realizzando un prodotto assai particolare di cui si sospetta il rischio di spionaggio industriale. Questi fenomeni in realtà si verificano quando ancora una linea di montaggio deve essere preparata e quando di un prototipo esiste solo il progetto sulla carta o il modello (anche in scala naturale 1:1) nel centro stile.
Al contrario quando una vettura esiste già e si sta preparando un restyling o la versione station wagon o la sorella minore per la città, beh allora in molti casi, le foto spia, sono pura e semplice pubblicità realizzata in accordo con chi diffonde l’informazione.