Mobilità sostenibile, Italia maglia nera per l’elettrico: auto con la spina coprono l’8,8%

L’Italia è maglia nera per l’elettrico. Le auto con la spina, in particolare, nello stivale d’Europa, coprono l’8,8% del mercato. Un dato nettamente inferiore rispetto agli altri paesi europei, tra questi la  Germania, il Regno Unito, la Francia e la Spagna, dove le auto elettriche coprono rispettivamente il 31,4% , 22,8% , 21,6% e 9,6%.

È quanto emerso dai dati diramati dall’Unrae che, in tal senso, ha espresso soddisfazione per decreti per la realizzazione di oltre 20mila colonnine di ricarica per veicoli elettrici che riguarderà il futuro, in particolare i prossimi 3 anni. Un passo necessario per poter incrementare il numero di automobilisti interessati ai veicoli elettrici, molti dei quali sono spesso poco interessati alle auto elettriche proprio per la difficoltà nel trovare colonnine per la ricarica in area urbana ed extraurbana. “È un primo passo importante, che l’Unrae – ha spiegato il direttore generale, Andrea Cardinali – chiede da tempo, per garantire al nostro Paese uno sviluppo accelerato della mobilità a zero o bassissime emissioni, altrimenti l’Italia resterà ancora molto indietro in termini di diffusione della rete di ricarica. Secondo gli ultimi dati al 30 settembre 2022, infatti, il nostro Paese occupa la quindicesima posizione nel ranking europeo, con 6,7 punti di ricarica ogni 100 Km contro gli 8,9 della media europea” – ha sottolineato.

“Come da tempo proposto da Unrae – ha detto infine – i Decreti appena approvati, andrebbero affiancati da interventi quali: potenziamento degli incentivi per privati e aziende all’acquisto di autovetture per il rinnovo del parco circolante, almeno fino al 2026; elaborazione di una politica infrastrutturale anche per il rifornimento di idrogeno; revisione dell’impianto fiscale del settore, modulando detraibilità Iva e deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2 per le auto aziendali; pianificazione rapida per una riconversione industriale della filiera automotive e della componentistica per riportare il nostro Paese a essere un riferimento a livello europeo” – ha concluso.

Foto repertorio

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