Mobilità sostenibile, Bologna è la prima città 30 kmh d’Italia

Foto da ilsussidiario.net

A partire dal primo luglio, Bologna è diventata la prima grande città italiana ad adottare un limite di velocità di 30 chilometri all’ora. Lo ha confermato il sindaco di Bologna e della città metropolitana, Matteo Lepore, con la speranza che questa limitazione del traffico, già sperimentata con successo ad Olbia, Ascoli e in numerose grandi città europee come Bruxelles, Valencia, Oslo, Grenoble e Helsinki, diventi presto una legge nazionale.

Una fase di transizione che si protrarrà fino al primo gennaio 2024, quando verranno introdotte sanzioni per coloro che percorreranno le strade di Bologna ad una velocità superiore al limite stabilito, non solo nel centro dove il limite è già in vigore. Sono stati necessari mesi per implementare interventi importanti, tra cui l’installazione di 500 cartelli stradali, segnaletica orizzontale con 300 bolloni e l’organizzazione di corsi di guida sicura, oltre che informare i cittadini di questo “cambiamento culturale”.

La misura coinvolge circa il 70% delle strade di Bologna, mentre rimarranno circa un centinaio di strade, piazze e rotonde con un limite di velocità di 50 chilometri all’ora, compresi i viali di circonvallazione, le principali arterie cittadine e le strade di accesso al cuore di Bologna. In queste strade i controlli saranno intensificati. “Il nostro obiettivo è zero morti sulle strade” – ha spiegato Lepore – ridurre la velocità delle auto significa dare più spazio alle persone e restituire tempo alle loro vite. Andando più piano, andremo tutti più velocemente, raggiungeremo la destinazione, avremo più zone pedonali per le scuole, attraversamenti sicuri, pedibus e aree verdi. Si tratta di un investimento di 24 milioni di euro che abbiamo fatto per rendere le strade più sicure”.

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