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La rete di ricarica per le vetture elettriche sulle autostrade italiane sta registrando una crescita significativa, ma il report annuale “La mappa delle colonnine in autostrada 2023” redatto da InsideEVs, un portale specializzato nella mobilità elettrica, ha rivelato che solo il 19% delle 121 aree di servizio elettrificate dispongono della ricarica ad alta potenza (Hpc) attraverso 406 punti di ricarica. Questa situazione indica che c’è ancora spazio per ulteriori miglioramenti.
Nell’arco di un anno, il numero complessivo di colonnine presenti lungo le autostrade è quasi raddoppiato, ma non tutte sono in grado di fornire una ricarica ad alta potenza e vi sono disparità significative tra le regioni. Per esempio, Lombardia ed Emilia-Romagna vantano un numero maggiore di colonnine rispetto al Meridione nel suo complesso. È fondamentale sottolineare che lo studio si è concentrato esclusivamente sulle colonnine all’interno delle stazioni di servizio autostradali, che offrono ricarica in corrente continua ad alta potenza (Hpc), ovvero con una potenza superiore a 100 kW. Questo tipo di ricarica è l’unico che rende pratico un viaggio in auto elettrica, poiché permette di ottenere una ricarica rapida e completa in meno di 30 minuti, riducendo così la possibilità di trovare le colonnine occupate da altri veicoli.
La crescita della rete di ricarica è stata sostenuta principalmente dalle nuove installazioni effettuate da Autostrade per l’Italia, che gestisce circa 3.000 dei 7.000 km totali di autostrade presenti nel Paese. L’Emilia-Romagna e la Lombardia si posizionano al vertice della classifica per la ricarica autostradale, con 15 aree di servizio attrezzate, di cui 14 e 13, rispettivamente, dotate di colonnine ad alta potenza, per un totale di 58 e 56 punti di ricarica. Al terzo posto troviamo il Lazio, con 11 aree di servizio ad alta potenza, che mettono a disposizione 46 punti di ricarica. Tuttavia, la situazione peggiora per le regioni della Basilicata, Molise e Sicilia, che al momento non dispongono di alcuna colonnina lungo le rispettive arterie autostradali. Anche la Calabria e il Friuli-Venezia Giulia devono fare i conti con la mancanza di colonnine ad alta potenza, avendo a disposizione solo colonnine standard. Nonostante il progresso, è evidente che esiste ancora una notevole opportunità di sviluppo per migliorare ulteriormente la rete di ricarica lungo le autostrade italiane, al fine di agevolare la transizione verso una mobilità sempre più sostenibile e incentrata sui veicoli elettrici che non veda un divario tra Nord e Sud.
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