Mobilità, un team siciliano in Australia per progettare auto a energia solare

Foto Facebook Futuro Solare

La passione del mediterraneo si fonde con il vasto orizzonte dell’Australia, è quanto accadrà prossimamente, quando il team automobilistico “Futuro solare”, proveniente dalla Sicilia, parteciperà a un’avventura unica nel suo genere. Il gruppo infatti, sarà tra gli unici rappresentanti italiani che si lancerà nella sfida del Bridgestone World Solar Challenge 2023, una competizione che mette alla prova le capacità delle automobili alimentate ad energia solare.

La guida di “Futuro solare” è affidata a Enzo Di Bella, Siracusano, che da diversi anni collabora con giovani studenti dell’isola per creare prototipi di automobili innovative che sfruttano l’energia solare. Questa volta, la squadra  ha abbracciato un obiettivo ambizioso: il progetto Archimede 2.0. Il sogno è la realizzazione di un’auto solare che affronterà una sfida epica – percorrere 3000 chilometri dalla città di Darwin ad Adelaide, spingendosi solo grazie all’energia del sole.

Il prototipo stesso riflette l’innovazione e la sostenibilità che il team si prefigge di promuovere. I sedili, curati nei minimi dettagli, sono stati realizzati utilizzando stoffe ottenute dall’ortica, una soluzione eco-friendly che non sacrifica il comfort. Il volante, un’opera di ingegneria stampata in 3D, è stato creato con una combinazione di canapa e scarti di pomodoro coltivati proprio in terra siciliana. Questo simbolo di ingegno locale e sostenibilità testimonia l’impegno del team verso un futuro più verde e responsabile.

“Saremo gli unici italiani presenti in questa competizione – ha spiegato Fabio Leone, membro del team originario di Enna – e ciò riempie il nostro cuore di orgoglio. Porteremo in alto i colori dell’Italia e, in particolare, quelli della Sicilia. Affronteremo la concorrenza di altre 52 squadre provenienti da 21 nazioni, una sfida che accogliamo con umiltà e determinazione” – conclude.  Questa non è la prima volta che “Futuro solare” si cimenta in imprese audaci. La loro creazione precedente, l’Archimede 1.0, aveva già dimostrato il suo valore partecipando all’European Solar Challenger di Zolder nel 2016 e nel 2018, in Belgio, riuscendo a portare a casa la prestigiosa Coppa “Spirito dell’evento”. Questi giovani scienziati e ingegneri dimostrano che la passione e la determinazione possono superare ogni ostacolo.

Si tratta però di una sfida difficile da affrontare sia dal punto di vista logistico, sia dal punto di vista  economico. Per questa ragione la squadra ha lanciato una campagna di raccolta fondi con il motto “l’unione fa la forza”. Obiettivo, raccogliere risorse per sostenere il sogno di Archimede 2.0. “Abbiamo già raccolto 9.000 euro per sostenere il nostro sogno di Archimede 2.0.” – evidenziano.

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