A Bari la prima accademia della meccanica, al via i primi corsi

Milano, 28 gen. (askanews) – Hyundai e Urban Airport con il progetto Air One, il primo hub per veivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale (eVtol), si sono aggiudicate il Future Flight Challange, lanciato dal governo britannico per lo sviluppo di infrastrutture per la prossima generazione di velivoli elettrici e autonomi. Air-One sarà realizzato entro la fine dell’anno nella città eco-friendly di Coventry, che è anche capitale della Cultura 2021 del Regno Unito. Hyundai nel 2020 ha presentato al Ces di Las Vegas un prototipo di veicolo volante realizzato con Uber Elevate, che sarà impiegato nella futura mobilità di Los Angeles grazie a un accordo sottoscritto con la municipalità. Ora arriva la partnership con Urban Airport per realizzare le infrastrutture, con l’obiettivo di riuscire a commercializzare veivoli elettrici entro il 2028. “Mentre portiamo avanti il nostro programma dedicato agli aeromobili eVTOL, lo sviluppo di infrastrutture rappresenta un imperativo. Air One è un progetto singolare che ha l’obiettivo di aprire la strada allo sviluppo di un network robusto, accessibile e intermodale di infrastrutture per la mobilità del futuro. Siamo entusiasti di partecipare a questa collaborazione col Regno Unito e non vediamo l’ora di lavorare insieme per avere un impatto sulla comunità e creare opportunità attraverso soluzioni di mobilità sicure, accessibili e incentrate sull’uomo”, ha dichiarato Pamela Cohn, chief operating officer della divisione Urban Air Mobility di Hyundai. Urban Air Port punta a sviluppare oltre 200 siti nel mondo nel corso dei prossimi 5 anni. Grazie al Future Flight Challenge la società si è aggiudicata una sovvenzione da 1,2 milioni di sterline mentre il programma è finanziato con 125 milioni di sterline dall’Industrial Strategy Challenge Fund e si prevede che il settore privato seguirà con investimenti che potrebbero arrivare fino a 175 milioni di sterline. L’ingombro fisico di un Urban Air Port è inferiore del 60% rispetto a un tradizionale eliporto. Grazie a un’innovativa tecnica di costruzione, i siti possono essere installati in pochi giorni, si caratterizzano per la neutralità carbonica e possono essere operati come impianti stand-alone.

Entra nel vivo il progetto ‘Ifts Accademia della Meccanica’ che a Bari formerà tecnici specializzati per l’industria metalmeccanica. Il percorso formativo è iniziato oggi per i primi 14 giovani corsisti, che sono stati già assunti con contratto di apprendistato di primo livello dalle aziende partner del corso, per conseguire a fine percorso la qualifica Ifts. La prima giornata d’aula si è svolta nella sede di Confindustria Bari e BAT. Il percorso di formazione, che si svolgerà presso le varie sedi dei soggetti partner, alternando lezioni in aula e pratica nelle aziende, permetterà ai giovani selezionati di potersi specializzare in Tecniche di industrializzazione del prodotto e del processo, una qualifica molto richiesta dalle aziende metalmeccaniche del territorio, che nel 59% dei casi non riescono a reperire sul mercato operatori per macchine Cnc e manutentori meccanici. Il progetto Ifts Accademia della Meccanica è stato realizzato in partnership con Generation Italy, Fondazione no-profit costituito nel 2018 da McKinsey & Company per contribuire a ridurre la disoccupazione, in qualità di co-promotore dell’iniziativa.

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