Mobilità sostenibile, in Italia ancora troppe auto di proprietà

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In Italia ci sono troppe auto di proprietà, ma da Roma e Milano ci sono segnali positivi su un inversione di rotta. È quanto emerso nel corso di un incontro organizzato a Siracusa, dalla Fondazione Unipolis, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile.

Attualmente, per far cambiare le abitudini dei cittadini, in molte città si sta sponsorizzando sempre più la modalità in sharing. Obiettivo, portare gli automobilisti a smettere di utilizzare l’auto preferendo modalità di condivisione o mezzi pubblici. Lo stivale d’Europa però non vuole saperne: sono ancora moltissimi i cittadini che preferiscono utilizzare l’auto di proprietà per ogni tipo di spostamento. Nel corso del convegno, il tema maggiormente discusso è stato proprio quello relativo ai buoni propositi in tal senso. Le buone pratiche evidenziate arrivano ad esempio da Sampo Hietanen, ingegnere finlandese, tra gli esponenti maggiori in termini di passaggio a mobilità sostenibile, che ha fondato il concetto di “Mobility as a Service” (MaaS), realizzando anche l’app “Whim” che ha reso Helsinki la capitale della mobilità sostenibile permettendo ai cittadini, invece di acquistare un’auto, di comprare un pacchetto che preveda il sistema di trasporto del quale hanno bisogno.

Questo progetto è arrivato anche in Italia, luogo in cui, a dare il buon esempio, con segnali di cambiamento, sono soprattutto le città di Roma, Milano e Napoli. Proprio in queste città è in corso una sperimentazione del servizio del quale si è discusso molto nel corso dell’incontro. I dati saranno trasmessi nei prossimi mesi, l’intento però è quello di educare la cittadinanza ad un nuovo modo di sperimentare la mobilità che si discosti dall’idea di auto come mezzo privato e prediliga modalità che permettano di spostare l’asse verso una mobilità che sia sempre più sostenibile.

“Le automobili – ha spiegato Hietanen al Corriere – dominano ancora la scena dei trasporti perché sono la migliore opzione attualmente disponibile. Creare alternative desiderabili per le persone è la sfida principale. Essere la persona dietro il concetto di MaaS mi tiene impegnato in tutto il mondo, ad oggi uso l’ecosistema italiano come il miglior esempio di promozione di soluzioni innovative nella mobilità” – ha concluso.

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