L’Automobile Club d’Italia è da sempre impegnato nella formazione dei giovani e non solo, realizzando corsi di educazione stradale nelle scuole di ogni ordine e grado. In occasione dell’International Day of Education 2024, proclamato dalla Assemblea Generale dell’ONU e che si celebra per la sesta volta mercoledì 24 gennaio, l’ACI conferma il proprio impegno in questo specifico settore dell’istruzione, anche grazie alla diffusione sui suoi canali digitali di un video che ne ricorda lo sforzo didattico. A questo proposito, l’anno appena concluso ha visto la conferma del protocollo d’intesa tra ACI e il Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del quale, dal 2017 è inserito il progetto “Edustrada”, un portale dove le scuole possono prenotare i corsi di educazione stradale, che nel caso di ACI si articolano in 13 moduli differenti per le diverse fasce di età degli studenti.
Nel corso del 2023, con questa modalità, ACI ha realizzato oltre 900 corsi che hanno raggiunto oltre 38.000 studenti. “La sicurezza stradale – ha affermato il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani – è un diritto personale e un valore sociale da promuovere soprattutto tra i più giovani. Questo non solo perché i ragazzi sono i guidatori di domani ma anche perché sono drammaticamente colpiti dalla piaga dell’incidentalità. I dati in proposito hanno segnato, negli anni recenti, una preoccupante tendenza all’aumento. Iniziative come quelle con il Ministero costituiscono un punto di raccordo istituzionale – sia a livello nazionale che locale – per la formazione responsabile, un progetto che parte dalle scuole per l’infanzia e arriva fino ai licei”.
L’Ac Bari Bat è in prima fila nella promozione di corsi di educazione stradale. I numeri degli incidenti su Bari sono impietosi. Secondo l’ultimo report Asset:
Il maggior numero di morti si è registrato nella Città metropolitana di Bari con il 29%, seguita dalla provincia di Foggia e dalla provincia di Taranto con il 22%. Rispetto allo stesso periodo del 2022, si è registrato un incremento dei sinistri pari al 3,0% nella città metropolitana di Bari, del 2,6% nella provincia di Taranto e dello 0,9% nella provincia di Foggia; si registrano decrementi di incidentalità stradale nella provincia di BAT (-8,8%), Lecce (-3,6%) e Brindisi (-0,4%).
Per quanto riguarda la distribuzione dei sinistri stradali nei comuni della Puglia, nel corso del primo semestre 2023 è emerso che in 41 comuni dei 257 della regione non sono stati rilevati sinistri stradali con morti e feriti e in 132 comuni sono stati registrati da 1 a 10 sinistri. I comuni che hanno rilevato da 11 a 30 sinistri sono stati 55 mentre in 16 comuni sono stati registrati da 31 a 60 incidenti. Nei restanti 13 comuni si è concentrato il 50% dell’incidentalità registrata su tutta la regione. In particolare il comune di Bari ha registrato 732 sinistri, Taranto 293, Lecce 235, Foggia 186, Brindisi 144, Barletta 133, Cerignola 74, San Severo 73, Monopoli 69, Trani 68, Bitonto 64, Andria 63 e Altamura 61. Il maggior numero di sinistri mortali è stato registrato nel comune di Taranto con 5 sinistri e 5 morti, seguita da Laterza con 4 sinistri e 6 morti, Cerignola e Nardò 4 sinistri e 4 morti, Bari e Foggia con 3 sinistri e 3 morti.
Il 71% dei sinistri è avvenuto all’interno dei centri abitati e sono stati registrati il 25% dei decessi e il 67% dei feriti; in ambito extraurbano è avvenuto il 29% dei sinistri, il 75% dei decessi e il 33% dei feriti.
Quanto alle provinciali più pericolose, nella città metropolitana di Bari la SP 231 ha registrato 17 incidenti di cui 2 con esito mortale che ha provocato 5 morti, seguita dalla SP 236 con 16 sinistri, dalla SP 240 con 12 sinistri di cui uno mortale e dalla SP 235 con 10 sinistri di cui uno mortale.
Per quel che riguarda invece le statali, nella città metropolitana è la SS 16 ad aver segnalato il maggior numero di incidenti con 100 sinistri, 1 morto e 180 feriti seguita dalla SS 96 (21 sinistri, 1 morto e 62 feriti), la SS 100 (20 sinistri, 1 morto e 43 feriti) e la SS 172 (14 sinistri).