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Dall’inizio dell’anno fino al 2 giugno, sulle strade italiane sono già deceduti 170 pedoni: 116 uomini e 54 donne, di cui 98 avevano più di 65 anni. La Lombardia è la regione con il maggior numero di vittime (23), seguita dal Lazio (20), e poi da Campania ed Emilia-Romagna (18 ciascuna). È quanto emerso dal report stilato dall’Associazione sostenitori della polizia stradale (Asaps).
Più nel dettaglio, i decessi sono stati 31 a gennaio, 42 a febbraio (il numero più alto degli ultimi cinque anni), 35 a marzo, 24 ad aprile e 36 a maggio, che rappresenta il triste record degli ultimi sette anni (a maggio 2023 erano stati 21). Lo scorso anno, l’Osservatorio Asaps-Sapidata ha registrato complessivamente 440 morti sulle strade italiane. Molti degli incidenti mortali sono avvenuti sulle strisce pedonali, dove la mancata precedenza comporta la decurtazione di otto punti dalla patente. Altri pedoni sono stati investiti mentre camminavano sul marciapiede. Asaps ricorda che, con la minisospensione della patente, attualmente in esame al Senato, è previsto il ritiro immediato della patente per 7 giorni per chi ha meno di 20 punti e per 15 giorni per chi ha meno di 10 punti.
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