Turismo, il borgo “piccolo” ma dal cuore immenso: ecco Atrani

Dai vicoli agli scorci mozzafiato. Oggi siamo ad Atrani, borgo “sospeso” tra i monti e il mare, che cela un incanto racchiuso in appena 0,12 km. Un borgo piccolissimo, eppure traboccante di bellezza, storia e autenticità. Adagiato tra il Monte Aureo e Civita, alla foce della suggestiva Valle del Dragone, Atrani si fonde quasi fisicamente con la vicina Amalfi, ma conserva un’identità unica, fatta di scorci pittoreschi, silenzi carichi di memoria e architetture intatte dal Medioevo. Chi arriva ad Atrani viene accolto da un intreccio di vicoletti, archi, scalinate e piazzette dove il tempo sembra essersi fermato. Il bianco delle case contrasta con il verde degli orti urbani e il blu intenso del mare, che la sera si illumina delle luci delle lampare.

Il cuore pulsante del paese è Piazza Umberto I, affettuosamente chiamata “la Piazzetta”: un salotto a cielo aperto dove abitanti e turisti si mescolano sorseggiando un limoncello o gustando il pesce fresco nei ristorantini locali. Da qui si scorgono gli archi che conducono alla spiaggia raccolta, sempre vicina, sempre presente. Accanto alla piazza si erge la Chiesa di San Salvatore de Birecto, antica sede d’incoronazione dei dogi amalfitani. La sua facciata con l’orologio e il campaniletto a vela conserva una porta bronzea del 1087 e un prezioso pluteo marmoreo con due pavoni simbolici: arte e storia si fondono con la fede. Proseguendo la visita, è impossibile non rimanere abbagliati dalla bellezza della Collegiata di Santa Maria Maddalena, edificata nel 1274 su un promontorio con vista mozzafiato sul golfo di Salerno. Le sue pareti bianche riflettono la luce come uno specchio che dialoga col cielo e col mare.

Per chi ama camminare, Atrani offre esperienze uniche. Una breve, ma intensa salita porta alla Cappella di Santa Maria del Bando, incastonata nella roccia sotto la Torre dello Ziro, antico bastione aragonese. Secondo la tradizione, proprio qui venivano letti i bandi pubblici, da cui il nome della chiesetta. Poco distante si trova la Grotta di Masaniello, rifugio leggendario dell’eroe napoletano. Il percorso per raggiungerla, tra 750 scalini e scorci indimenticabili, è una vera immersione nella natura e nella storia.

Atrani sorprende anche a tavola. Qui nasce il curioso e delizioso Sarchiapone, zucca lunga ripiena di carne, formaggi e salumi, cucinata al forno secondo un’antica ricetta locale. Per chi ama i dolci, imperdibile il Pasticciotto atranese, scrigno di frolla con crema e amarene, parente stretto del più famoso pasticciotto leccese. Durante l’anno, il borgo si anima di eventi autentici e coinvolgenti. Il 22 luglio si celebra la patrona Santa Maria Maddalena con fuochi d’artificio sul mare e piatti della tradizione. Il 1° settembre è il giorno del Capodanno Bizantino, con cortei storici e rievocazioni medievali. A Natale, invece, il borgo si trasforma in un presepe vivente, grazie alla magica Calata della Stella, che illumina la valle nel cuore della notte.

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