Handsome middle age man working in towing service on the road. Roadside assistance concept.
In occasione della giornata che l’ONU dedica al ricordo delle vittime della strada, l’Automobile Club d’Italia sottolinea il fabbisogno educativo sulle strade, misurato tristemente dagli ultimi dati ACI-ISTAT che stimano nel primo semestre 2025 in Italia 82.344 incidenti con 111.090 feriti e 1.310 morti, per una media giornaliera di 455 sinistri, 614 feriti e oltre 7 vittime.
“La strada è un ambiente da condividere responsabilmente – dichiara il Commissario Straordinario dell’Automobile Club d’Italia, Gen. Tullio Del Sette – e la formazione è il primo strumento per la sicurezza. Nel suo mandato istituzionale, da sempre
“Grazie anche alla sinergia istituzionale tra ACI e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – sottolinea il Sub Commissario di ACI, Giovanni Battista Tombolato – negli ultimi anni si è registrata una riduzione degli incidenti e delle vittime sulle strade italiane, ma c’è ancora tanto da fare. Servono azioni di sensibilizzazione a 360 gradi per automobilisti, motociclisti, camionisti, ciclisti, pedoni e più in generale chiunque si muova in strada, chiamato al rispetto continuo delle regole”.
“Nel ricordo delle vittime della strada – afferma il Presidente eletto di ACI, Geronimo La Russa – oggi tutti insieme nel mondo ribadiamo il valore della sicurezza: diritto universale ed elemento imprescindibile per la mobilità responsabile e sostenibile. Troppe volte l’incidente non è una fatalità imprevedibile, ma la conseguenza di scelte ed azioni sbagliate. Lo sottolinea con forza l’ultima campagna di educazione stradale dell’ACI: la sicurezza dipende da noi. Non dimentichiamolo mai quando siamo al volante, nemmeno per i pochi secondi di un sms o di una telefonata”.




