Cambiano le abitudini dei cittadini, scendono le vendite delle auto, ma cala sempre più l’utilizzo dei veicoli. È quanto emerso da una nuova ricerca effettuata da Aniasa e Bain & Company. Secondo quanto emerso dallo studio, intitolato “La mobilità che non cambia – Un’Italia a due velocità, tra chi abbraccia il nuovo…e chi non può ancora permetterselo”, l’auto è sempre più centrale nella vita e gli usi dei cittadini.
Entrando più nel dettaglio sono stati analizzati proprio i cambiamenti delle abitudini dei cittadini, con un approfondimento sulla transizione verso la mobilità elettrica. Negli ultimi mesi, gli automobilisti, hanno ripreso a utilizzare l’auto. Si stima circa il 60% in più rispetto a quanto registrato nel gennaio del 2020. Nonostante ci sia stato un netto impulso verso la mobilità, nel 2021 le immatricolazioni sono scese sotto quota 1,5 milioni. Il 2022 vede i numeri ancora negativi, con una riduzione del 27% dall’inizio dell’anno.
Secondo lo studio, il calo del mercato potrebbe comunque non incidere sul settore in quanto l’Italia ha un indice di motorizzazione tra i più alti al mondo. Per ogni 1000 abitanti ci sono almeno 670 auto, ovvero circa più di una vettura per nucleo familiare. A fare da contraltare sono i dati sull’invecchiamento del parco auto circolante che (dal 2000) ha un’età media che va dagli 8,8 a 11,5 anni.
“Lo studio conferma la centralità assoluta dell’auto per gli spostamenti degli italiani anche in questa fase di ripresa delle attività lavorative e della socialità – ha dichiarato Alberto Viano, presidente Aniasa – La strada è ormai segnata, l’elettrico è il futuro della mobilità. Il noleggio costituisce un naturale volano per una sua più rapida ed efficace diffusione, sia presso le imprese che tra i privati che oggi per motivi economici sono meno attratti da queste motorizzazioni. Grazie al noleggio si distribuisce su più anni il valore, ancora elevato, di una vettura più nuova e meno inquinante, garantendo un costo certo ed eliminando il rischio di deprezzamento” – ha concluso.
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