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Incentivare le aziende per sensibilizzare ai mezzi sostenibili. È l’idea portata avanti da Motus-E che, negli scorsi giorni, ha rimarcato la necessità di attuare una politica fiscale che porti le aziende a scegliere l’utilizzo di mezzi a zero emissioni anche per far ripartire un mercato che, di fatto, è attualmente “in contrazione”, ha spiegato il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso.
“Un’auto a zero emissioni ha la stessa percentuale di deducibilità per le imprese rispetto a un’auto inquinante, in molti altri Paesi non è così – ha aggiunto sottolineando che – il nuovo governo ha un’occasione importante, oltre al Pnrr ci sono iniziative non estremamente costose che possono essere messe in campo, che hanno anche un ritorno sull’economia, come quella che riguarda le auto aziendali. L’esempio del car sharing aziendale è molto virtuoso. Sugli incentivi però serve più certezza programmatica” – ha concluso.
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Se si desidera spingere l’utilizzo dei veicoli a zero emissioni, gli incentivi alle aziende sono fondamentali: i costi di un veicolo elettrico sono ancora elevati rispetto allo stesso modello in versione tradizionale. Sapendo poi che i due modelli hanno la stessa percentuale di deducibilità, è facile intuire come mai si fatichi ad effettuare lo switch a veicoli più ecosostenibili. Speriamo che a breve vengano istituiti più incentivi per le aziende, in modo da favorire la scelta di veicoli a ridotto impatto ambientale: la qualità dell’aria sta continuando a peggiorare, per cui è fondamentale sostenere scelte di mobilità che aiutino a diminuire le emissioni inquinanti.