Continuano a crescere le vendite di auto nell’Europa Occidentale. A gennaio in Ue, Paesi Efta e Regno Unito, sono state immatricolate 911.064 auto, il 10,7% in più dello stesso mese del 2022. I dati sono dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto. Il gruppo Stellantis ha venduto a gennaio in Ue, Paesi Efta e Regno Unito 156.553 auto, lo 0,2% in meno dello stesso mese del 2022. La quota è del 17,2% a fronte del 19,1% di gennaio dell’anno scorso. Continua a gennaio la ripresa del mercato automobilistico dell’Europa Occidentale, anche se rispetto a gennaio 2019, canno precedente la pandemia, si registra un calo del 25,7%. Lo sottolinea il Centro Studi Promotor.
“Siamo quindi ancora molto lontani – spiega – dal ritorno alla normalità, ma l’inversione di tendenza, delineatasi nell’agosto scorso dopo tredici cali mensili consecutivi, sembra prendere corpo. La ragione di questa situazione è essenzialmente il miglioramento della disponibilità di auto nuove che era stata, e in parte lo è ancora, fortemente penalizzata dalla carenza di componenti e in particolare di microchip. Pesa ancora però fortemente sul mercato dell’Europa Occidentale la debolezza della domanda legata alla pandemia e a tutti gli eventi negativi che l’hanno seguita: dalla guerra in Ucraina, alla crisi energetica, al ritorno dell’inflazione e alla crescita del costo del denaro”.
Il Csp rileva che “molte case automobilistiche hanno privilegiato negli ultimi tempi auto elettriche e dintorni nell’attività produttiva a scapito delle auto ad alimentazione tradizionale che hanno maggiori difficoltà di fornitura rispetto alle elettriche. Questo ha determinato a fine dicembre risultati molto positivi nelle immatricolazioni di auto elettriche in alcuni paesi dell’area, ma a gennaio l’accelerazione dell’elettrico non trova riscontro in alcuni mercati. In particolare, in Germania si nutrono preoccupazioni per le vendite di auto elettriche, dovute anche al venir meno di sussidi statali. Anche in Italia la quota dell’elettrico in gennaio è in calo e tocca il 2,6%, al di sotto del livello dell’intero 2022 che era sceso al 3,7% dal 4,6% del 2021 e quindi su livelli decisamente bassi rispetto ad altri importanti mercati dell’Europa Occidentale in cui la quota dell’elettrico è ormai a due cifre”. “In Italia le previsioni per le auto elettriche restano improntate al pessimismo anche perché gli incentivi prenotabili dal 10 gennaio sulla piattaforma del Ministero dei Trasporti sono molto poco richiesti”. Lo sottolinea il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano.
“Alla data del 19 febbraio – osserva – è ancora disponibile il 95,2% dello stanziamento per incentivi all’acquisto di auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 grammi per chilometro e il 96,3% per quello di auto con emissioni di CO2 da 21 a 60 grammi per chilometro, mentre lo stanziamento per incentivi per auto con emissioni di CO2 da 61 a 135 grammi al chilometro si è esaurito il 7 febbraio”.