Turismo, dalla cultura al mare cristallino: ecco Peschici

Peschici, un borgo incantato tra mare e cultura

Un borgo incantato dove ci si può perdere tra il mare cristallino e la cultura. Siamo a Peschici, piccolo gioiello del Gargano che si erge maestoso a circa 20 km a nord di Vieste, abbracciato dal mare e da rigogliose pinete. Arroccato su una rupe a 90 metri sopra il livello del mare, questo borgo mediterraneo è un dipinto vivente, con le sue case bianche aggrappate alla roccia e le stradine pittoresche che serpeggiano verso l’azzurro infinito. Chi visita Peschici, non può che rimanere incantato dai panorami mozzafiato e dalla bellezza autentica di un luogo che sembra sospeso nel tempo.

Tra storia e bellezze nascoste

Il centro storico di Peschici è un labirinto di vicoli stretti, dove ogni angolo racconta una storia. Le case bianche con tetti a cupola e spioventi, testimonianze delle varie dominazioni che hanno attraversato queste terre, si affacciano su vedute che lasciano senza fiato. Le mura medievali, intervallate da torrioni, abbracciano il borgo e ci conducono attraverso la “Porta del Ponte”, un arco con torre che ricorda il ponte levatoio che un tempo chiudeva l’accesso al paese. Proseguendo per le vie del centro, si giunge alla via “Porta di Basso”, così chiamata per la presenza, in passato, di una porta secondaria usata dai pescatori e dai braccianti. Dominando il mare, il Castello di Peschici, costruito dai Normanni intorno all’anno 1000 sui resti di un castelletto greco, è uno scrigno di storia e bellezza. Sebbene parzialmente distrutto e inglobato nel tessuto urbano, il castello conserva le sue segrete, che oggi ospitano mostre affascinanti. A valle del borgo, il porticciolo caratteristico e la lunga baia sabbiosa invitano a immergersi nelle acque limpide del Gargano. Proseguendo verso nord, la “Torre di Monte Pucci” si staglia all’orizzonte, segnando il confine con la baia di Calenelle e San Menaio, in un susseguirsi di panorami naturali che tolgono il fiato.

Echi di un passato lontano

La storia di Peschici è un racconto affascinante che affonda le radici nel 970, quando fu fondata da Sueripolo, comandante degli Schiavoni, su incarico dei monaci delle Tremiti. Gli Schiavoni e i Dalmati, chiamati dall’imperatore Ottone per difendere la costa dai Saraceni, popolarono queste terre, lasciando tracce indelebili nelle torri di difesa e nel castello medievale, noto come Rocca Imperiale. La cattedrale di Peschici, dedicata a Sant’Elia, risale al XIII secolo ed è stata ampliata nel Cinquecento. Al suo interno, si possono ammirare tele di scuola napoletana del Seicento, tra cui una di Pacecco De Rosa, che arricchiscono ulteriormente il patrimonio artistico del borgo. Scendendo verso Vieste, tra distese di olivi, si erge l’antico monastero benedettino di Santa Maria di Calena, fondato nell’872 da Ludovico II. Anche se in stato di abbandono, il monastero conserva ancora torri e merli, e la leggenda narra che vi sia nascosto un tesoro, sepolto con il cadavere di una figlia del corsaro Barbarossa. La magia di queste storie, sospese tra realtà e mito, avvolge i visitatori in un’atmosfera unica.

Un invito a sognare

Peschici è un luogo dove la storia, la cultura e la natura si fondono in un’armonia perfetta. Che si sia appassionati di storia, amanti della natura o semplicemente in cerca di un angolo di paradiso per rilassarsi, Peschici conquisterà con il suo fascino senza tempo e le sue bellezze mozzafiato. Un soggiorno qui è un tuffo nella tradizione mediterranea, arricchito da panorami incantevoli e un’accoglienza calorosa che farà sentire subito a casa, anche per via delle prelibatezze culinarie.

 

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