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La distrazione al volante è una delle principali cause di incidenti stradali, spesso fatali. Per questo motivo, in molti Paesi europei le leggi stanno diventando sempre più severe, con i governi pronti a intervenire con misure drastiche per ridurre le tragedie sulle strade. In Inghilterra, secondo quanto emerso da un’indagine del sito specializzato Autoexpress, le condanne per l’uso del cellulare al volante sono aumentate del 90% in un solo anno. Questo aumento è dovuto alle modifiche legislative e alle campagne della polizia che utilizzano telecamere nascoste.
Nel dettaglio, nel 2023, 13.332 conducenti sono stati riconosciuti colpevoli, rispetto ai 6.990 dell’anno precedente, segnando il tasso di condanna più alto degli ultimi sette anni. Le campagne contro l’uso del cellulare al volante impiegano sempre più spesso telecamere a bordo strada e furgoni con telecamere per individuare gli automobilisti che usano il telefono in autostrada. Questi dati sono stati analizzati dall’Automobile Association (AA), che conta oltre 14 milioni di membri, basandosi sulle statistiche del Ministero della Giustizia pubblicate il mese scorso.
“Nonostante l’inasprimento delle leggi, molti automobilisti continuano a infrangerle usando il cellulare al volante,” ha dichiarato Jack Cousens, responsabile della politica stradale dell’AA. “Sembra che le persone temano di perdere qualche notifica. La cosa migliore sarebbe mettere il cellulare fuori portata, magari nel portaoggetti”, ha concluso. I dati del Ministero della Giustizia britannico mostrano anche un forte aumento degli automobilisti che non pagano la tassa di circolazione, con quasi il doppio delle condanne in un anno, raggiungendo 99.694 unità. Le condanne per i conducenti che passano con il semaforo rosso o non rispettano la segnaletica stradale hanno raggiunto un massimo di 12 anni nel 2023, con 11.940 condanne inflitte dai magistrati. Tuttavia, le condanne per eccesso di velocità sono diminuite dell’8%, con 203.500 verdetti di colpevolezza emessi, mentre le condanne per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti sono rimaste stabili rispetto al 2022.
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