Sarà affrontata venerdì 3 luglio la discussione alla Camera della conversione in legge del decreto Rilancio: tra i punti al centro del dibattito quello degli incentivi auto, destinati a sostenere l’acquisto di vetture Euro 6, benzina, diesel o ibride. Bonus necessari per fare ripartire anche il mercato automobilistico. Dopo un crollo nelle vendite 49,6% a maggio – ricorda il Sole24 Ore – e con il cumulato da gennaio che segna un negativo del 50,45%, il settore automobilistico freme per ripartire davvero, puntando a raggiungere un segno + nelle vendite.
Ci sarebbe convergenza sugli emendamenti firmati Pd, Iv e Leu, sostenuti anche dall’opposizione, e che prevedono un contributo statale di mille euro, duemila in caso di rottamazione di un’auto con più di dieci anni, cifra raddoppiata a carico del concessionario. L’agevolazione riguarda l’acquisto di una nuova vettura Euro 6 benzina, diesel o ibrida, ma il limite massimo di emissioni deve essere ancora stabilito dalle forze politiche. I Cinque Stelle puntano ad affiancare questa misura agli Ecobonus già in vigore, che prevedono un contributo di 4.000 euro che raggiunge i 6.000 euro in caso di rottamazione se si acquista un’auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km, oppure un bonus di 1.500 euro al quale se ne aggiunge un altro dai 1.000 euro in caso di rottamazione, nel caso di una nuova vettura con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km. (Fonte Sole 24 Ore)